Basilica Santa Maria in Cosmedin

Esterno con il campanile romanico

Contenuto masquer

1 Descrizione e visita

2 Informazioni

3 Galleria

4 Vedute antiche nel arte

5 Cartina ed indirizzo

La basilica di Santa Maria in Cosmedin si trova in Piazza Boccà della Verità. È un raro e bellissimo esempio di architettura medievale a Roma.
Fu costruita nel VII secolo sui resti di antichi edifici ai margini del Foro Boario, l’antico mercato alimentare vicino al Tevere. Più precisamente, vi sono tracce delle pareti di tufo dell’Ara massima di Ercole invitto e colonne del portico aggiunte nel IV secolo d.C. sono incorporate nelle attuali mura.
La chiesa fu ampliata da papa Adriano I nell’VIII secolo e affidata ai monaci bizantini che si stabilirono nel quartiere dopo essere fuggiti dalla persecuzione iconoclasta nel oriente. Il nome “Cosmedin” (ornamento in greco) deriva dalle numerose decorazioni che loro vi hanno fatte.
Fu modificata spesse volte nel tempo, con una sostanziale ricostruzione nel XII secolo, inclusa l’aggiunta del campanile.
Nei XVII e XVIII secoli furono eseguiti importanti restauri barocchi, come una facciata in stile rococò. Ma alla fine del XIX secolo, furono fatti dei lavori per riscoprire l’aspetto medievale dell’edificio.

Descrizione e visita

Il suo armonioso campanile romanico con sette ordini e con le sue aperture trifore è uno dei più belli di questo stile a Roma, eretto nel XII secolo. Sorge a 34 metri e conserva una campana pisana del 1283.

Il nartece con i suoi archi a tutto sesto che precede la facciata è un’opera dei Cosmati del XII secolo. Ospita la famosa Bocca della Verità, un mascherone romano che fu installato qui nel XII secolo. La tradizione popolare vuole che morda la mano di chi dice una bugia.
Vari elementi risalgono al X e all’XI secolo, come il monumento funerario di Alfano o la cornice della porta.

Interno della chiesa

L’interno è stato restaurato nella sua forma dell’VIII secolo. Si compone di tre navate, separate da pilastri e colonne antiche che inquadrano archi a tutto sesto, con tre absidi e cappelle chiuse del XII secolo. Il soffitto in legno è tipico delle basiliche bizantine.

Numerose sono le decorazioni dell’VIII e dell’XI secolo, come nella Schola Cantorum del XII secolo che precede il Coro, con pavimenti in marmo, mosaici dell’VIII secolo ed elementi di varie epoche.

Sulla controfacciata, i portici provengono dal portico dell’antico edificio del IV secolo. È collocato un sarcofago del III-IV secolo.

Schola Cantorum e Ciborio

La parte superiore delle mura della navata centrale e l’arco trionfale recano resti di affreschi dell’XI e XII secolo. Lungo la navata, si riferiscono all’Antico Testamento, con cinque dei dodici episodi del Libro di Daniele a destra e scene del Libro di Ezechiele a sinistra.

Il ciborio in stile gotico fiorentino, opera di Deodato Cosma (1294), copre l’altare maggiore costituito da un blocco di granito rosso, dove sono custodite le reliquie dei santi Cirillo, Ilario e Coronato. Il candelabro poggia su un piccolo leone di marmo, firmato da un fratello domenicano della fine del XIII secolo.

Le tre absidi sono decorate con affreschi moderni che imitano lo stile medievale.
In quella della navata centrale, rappresentano la Vergine e il bambino in trono con i santi Agostino, Feliciano, Dionisio e Nicola I. Quello a destra porta scene della vita di San Giovanni Battista. Mentre in quello della navata sinistra, sono illustrate scene della vita di Maria.

Mosaico dell’Adorazione dei Magi (VIIIe)

La sagrestia conserva un frammento di un bellissimo mosaico dell’VIII secolo che rappresenta l’Adorazione dei Magi e che rimase a San Pietro fino al XVII secolo.
Gli altri pezzi del mosaico sono conservati in Vaticano e un frammento si trova negli Uffizi di Firenze.

La cappella del coro d’inverno (XVII secolo) ospita l’immagine della Madonna di Theotokos del XIII secolo. Notiamo anche la cappella del crocifisso, quella dedicata a San Giovanni Battista de’ Rossi, del XIX secolo, e quella del battistero del XVIII che è composto da un antico frammento.

La cripta costruita sotto papa Adriano I nell’VIII secolo si trovano resti del podio dell’antica Ara di Ercole, da cui si possono vedere blocchi di tufo. L’altare reca un mosaico dell’VIII secolo.
Molte reliquie di santi sono custodite nella basilica, come ad esempio un reliquiario con il cranio di San Valentino o la reliquia della testa di San Adautto.

Informazioni

Galleria

Vedute antiche nel arte

Cartina ed indirizzo