villa madama, rome

Villa Madama (Giuseppe Vasi, 1761)

Elaborata da Raffaello per il cardinale Giulio de’ Medici, futuro papa Clemente VII, la Villa Madama si trova sulle pendici del Monte Mario, a Roma. Questa villa, tipica delle residenze suburbane del XVI secolo, è stata concepita nello stile delle ville romane antiche, con l’obiettivo principale di ospitare ricevimenti prestigiosi. È una delle ville più conosciute del Rinascimento, un esempio dell’architettura di quell’epoca.

Storia della Villa Madama

Il progetto iniziale della villa prevedeva la creazione di giardini panoramici disposti a terrazze, che scendevano dolcemente verso il Tevere. I lavori iniziarono nel 1518, ma alla morte di Raffaello nel 1520, il completamento del progetto fu affidato ad Antonio da Sangallo il Giovane, che apportò modifiche significative prima di lasciare la villa incompiuta. Nel 1527, durante il sacco di Roma, la villa fu saccheggiata e incendiata dai mercenari tedeschi al servizio di Carlo V [NOTA : Questo evento devastante segnò il fallimento dell’espansione di Carlo V in Italia e causò perdite considerevoli, soprattutto nell’arte e nell’architettura].

Numerosi artisti rinomati parteciparono alla realizzazione di questa villa, tra cui Giulio Romano, Baldassarre Peruzzi e Giovan Francesco Penni per le decorazioni e le affreschi, Giovanni da Udine per gli stucchi ornamentali, e Baccio Bandinelli per le sculture.
L’edificio è composto da una corte circolare e numerose stanze con absidi e nicchie, che imitano l’architettura delle terme romane. Queste caratteristiche sono emblematiche dello stile di Raffaello, mirato a evocare le antiche ville imperiali romane.

La villa rimase nella famiglia Medici, in particolare sotto la proprietà di Alessandro de’ Medici, duca di Firenze, che sposò Margherita d’Austria, la “Madama” che diede il nome alla villa. Dopo la morte di Margherita nel 1587, la villa passò alla famiglia Farnese. Questo decesso segnò un periodo di declino per la villa. Progressivamente abbandonata, fu ceduta ai Borboni di Napoli nel 1735. Poco a poco, la villa si degradò, servendo anche da deposito agricolo, prima di cadere in rovina.

All’inizio del XX secolo, l’ingegnere Maurice Bergès, originario di Tolosa, acquistò la villa e intraprese il suo restauro sotto la direzione dell’architetto Piacentini. Dopo diversi cambiamenti di proprietà, la villa fu infine acquisita dallo Stato italiano intorno al 1940.

Attualmente, la Villa Madama serve da palazzo di rappresentanza per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero degli Affari Esteri dell’Italia, e ospita anche un istituto diplomatico.

Descrizione della Villa Madama

La loggia di Raffaello, dotata di tre archi a tutto sesto, si apre su un giardino all’italiana. Le campate della loggia, ispirate all’architettura delle terme romane, sono coronate da due volte incrociate e una cupola centrale. Quest’ultima è magnificamente decorata dagli stucchi di Giovanni da Udine e dagli affreschi di Giulio Romano, conferendo un tocco di eleganza all’insieme. Le affreschi di Giulio Romano rappresentano scene dell’Antichità, come episodi mitologici e rappresentazioni della natura, imitano i decori delle case romane antiche. Giovanni da Udine, nei suoi stucchi, ha integrato motivi ispirati agli affreschi e alle mosaici antichi, tra cui rappresentazioni di piante e animali esotici.

Una delle stanze principali è dominata da un soffitto a volta, decorato con affreschi realizzati da Giulio Romano. Illustrano principalmente motivi mitologici e scene della mitologia greco-romana, tipiche dell’ideale del Rinascimento classico. Il vestibolo d’ingresso è anch’esso ornato da stucchi bianchi, opera di Giovanni da Udine. I pavimenti della villa, realizzati in terracotta, sono decorati con marmi policromi dell’epoca, segno di una certa opulenza.

All’esterno, una monumentale scalinata conduce a una corte circolare, che ospita un giardino e un anfiteatro scavato nella collina. Nel giardino all’italiana, una fontana, nota come Fontana dell’Elefante, realizzata da Giovanni da Udine, rende omaggio all’elefante “Annone” offerto dal Portogallo a Leone X de’ Medici nel 1514 in occasione della sua consacrazione. [NOTA: L’elefante “Annone” fu un’attrazione notevole a Roma].
In basso, una vasca adorna il giardino sospeso, contribuendo al fascino di questi luoghi.

Cartina ed indirizzo

Indirizzo : Via di Villa Madama, 250, 00135 Roma RM
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Informazioni

Villa Madama
Via di Villa Madama, 250, 00135 Roma
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Villa Madama è solo eccezionalmente aperta al pubblico

Fonti e collegamenti