La via romana della Via Amerina e le decine di tombe rupestri della necropoli a sud della città abbandonata di Falerii Novi costituiscono una vasta area archeologica, che in futuro potrebbe diventare un parco archeologico.

I resti, che si estendono dal III secolo a.C. alla fine del III secolo d.C., sono tra le più importanti testimonianze di questo periodo della regione occupata dai falischi. Questi avevano il loro centro a Civita Castellana (Falerii Veteres), a pochi chilometri più a est.

Resti lungo la Via Amerina

Si può esplorare un interessante tratto della Via Amerina tra Nepi e Falerii Novi.

  • Tra Nepi e la strada SS 311, la via romana attraversa due gallerie scavate nella roccia.
  • A 3 km da Nepi, il tratto tra la SS 311 e Falerii Novi è il più interessante.
    Questa area archeologica comprende la necropoli a sud di Falerii Novi, suddivisa in tre settori: Cava Foce, Tre Ponti e Cavo degli Zucchi. Sono presenti più di cento tombe di diversi stili scavate nella roccia, che includono semplici camere funerarie e tombe più elaborate con elementi architettonici come frontoni.
  • Dopo aver attraversato il burrone del Rio Maggiore, si trova l’area archeologica dei Tre Ponti (i tre ponti in francese), dove è rimasto solo uno dei tre ponti originari. Qui si trovano diverse tombe importanti, tra cui la Tomba della Regina.
  • Sull’altopiano, l’area del Cavo degli Zucchi è la parte più bella della Via Amerina, con il suo lastricato originale ben conservato, fiancheggiato su entrambi i lati da necropoli romane scavate nella roccia.
  • La strada prosegue fino a Falerii Novi, la città antica e medievale abbandonata.

Altri tratti della Via Amerina:

  • La prima parte della via romana, che parte dalla Via Cassia all’altezza della stazione Ad Vacanas, può essere percorsa a piedi fino a Nepi, nonostante l’attraversamento di alcune strade statali trafficate.
  • Allo stesso modo, a nord di Falerii Novi, è possibile percorrere altri tratti della Via Amerina (consulta questi sul sito www.inagrofalisco.it/via-amerina-il-cammino-della-luce).
  • Tra Nepi e Civita Castellana, sentieri poco segnalati attraversano necropoli, resti di mura, un ponte e alcune tombe monumentali.
FOCUS

Via Amerina nella storia

La Via Amerina non è tra le più note vie romane, sebbene il suo ruolo regionale fosse essenziale, principalmente per il commercio. Collegava Roma alla regione dell’Umbria, simile alla Via Flaminia «parallela».
Fu costruita dopo la conquista romana della regione e la distruzione della città falisca di Falerii Veteres (oggi Civita Castellana) nel 241 a.C., quando gli abitanti furono trasferiti a Falerii Novi, fondata dai romani.

Sulla mappa della Tabula Peutingeriana, sono indicati i principali punti di passaggio lungo la strada: Vacanas (stazione al XXI miglio della Via Cassia), Nepi, Falerii Novi, Castellum Amerinum (porto fluviale a nord di Orte), Amelia. La strada proseguiva poi verso Todi, Perugia, Gubbio. Probabilmente, la Via Annia ipotetica continuava verso nord fino a Ravenna. Sulla Tabula Peutingeriana, la Via Amerina si congiungeva con la Via Cassia a Chiusi, biforcandosi verso ovest.

Nel primo medioevo, era l’unica strada che collegava direttamente il ducato di Roma a Ravenna, seguendo il «corridoio bizantino» attraverso il territorio occupato dai longobardi. Gran parte del suo percorso rimase frequentato fino al Rinascimento.

Cartina ed indirizzo

Indirizzo : 01033 Civita Castellana, Province of Viterbo, Italie
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Informazioni

Via Amerina
Parcheggio lato sud, sulla SS 311 : 01030 San Lorenzo II, Provincia di Viterbo
A Falerii Novi : Via Faleri Novi, 01034 Fabrica di Roma, Provincia di Viterbo
Necropoli Cavo degli Zucchi

Collegamenti