Teatro di Marcello

Costruito a sud del Campo Marzio a Roma, il teatro fu cominciato nel 27 a.C. sotto Giulio Cesare e terminato nel 13 a.C. sotto Augusto. È il più antico teatro in pietra di Roma che è sopravvissuto. Sostituì le vecchie strutture lignee al bordo del circo Faminio che venivano usate per le esibizioni.
Era dedicato al nipote di Augusto, Marcello, che era il suo erede ma morì prematuramente.

Il teatro cadde in disuso dal IV secolo e parte delle sue pietre furono utilizzate per altre costruzioni.
Tuttavia, gran parte dell’edificio è sopravvissuto, dal momento che è stato convertito nel Medioevo in una fortezza, poi in un palazzo dalla famiglia Savelli nel XVI secolo, prima di diventare una proprietà degli Orsini nel XVIII secolo. Così, il palazzo dei Savelli domina i primi due piani di portici antichi. Intorno al 1930, la città di Roma acquistò la parte inferiore, corrispondente alle strutture romane, e la restaurò liberandola dagli edifici ci si appoggiavano.

Nelle immediate vicinanze si trovano i resti del tempio di Apollo Sosiano e il portico di Ottavia.

Descrizione

Portico basso del teatro di Marcello

È l’unico teatro in pietra di Roma di cui rimangono tracce significative (le altre sono il Teatro di Pompeo e il Teatro di Balbo).
La struttura è realizzata in tufo e cemento, ricoperta di travertino.
La facciata aveva 41 archi incorniciati da semicolonne, doriche in basso, ioniche al piano superiore. Il terzo piano, che è completamente scomparso, aveva un attico e una tenda copriva l’edificio.

Con un diametro di 130 metri, poteva ospitare circa 15.000 spettatori.
Dietro il palco, nel centro della grande esedra si trovavano due piccoli templi che preesistevano alla costruzione del teatro. Le fonti riportano che 36 vasi di bronzo sono stati usati per migliorare l’acustica.

Informazioni

Galleria

Alberto Pisa, teatro di Marcello (1905)

Vedute antiche nel arte

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