Contesto al inizio della Repubblica Romana
Gli inizi di Roma furono guidati dalla necessità di garantire la propria sopravvivenza, i primi legionari furono “soldati contadini”, proprietari delle loro terre e impegnati a difenderla.
I romani sottopongono i “popoli” circostanti come i Sabini e gli Ernici durante il V secolo a.C. Dei conflitti apparvero al confine del territorio etrusco, la civiltà con cui le relazioni romane variarono a seconda dellesecondo la città (chiamate città-stato)
A quel tempo, i romani si muovevano su strade di terra.
Nel -390, un evento importante cambierà le cose: il sacco di Roma dai Galli. Prova dell’inefficacia del loro sistema difensivo, la giovane repubblica romana tirò le conseguenze di questo disastro, tra cui la necessità di mobilità delle truppe e la tendenza a spingere sempre oltre i confini del territorio per garantire la sicurezza di Roma.
Conquista della penisola italiana da -350 a -264
I romani si stabilirono gradualmente su tutta la penisola italiana, dal 350 al 264 a.C.
Il primo percorso fu creato nel -312 da Appio Claudio Caecus per collegare Roma a Capua (a nord-ovest di Napoli), è la Via Appia.
Sottoponendo le popolazioni indigene, come gli Etruschi e le città greche, alla fine della Repubblica Romana, l’intero territorio della penisola italiana era provvisto di questi assi maggiori. Ogni strada porta il nome del censore che l’aveva creata. Questi percorsi sono stati pavimentati solo all’interno e alla periferia delle città (ad eccezione della Via Appia, che è stata gradualmente pavimentata lungo tutto il suo percorso).
Prime strade principali in Italia
- Via Appia, (312 a.C.), da Roma a Capua, poi Benevento, Taranto e Brindisi (264 a.C.)
- Via Aurelia (241 a.C.): da Roma a Volterra, Pisa, poi Lucca, Liguria e Marsiglia.
- Via Flaminia (220 a.C.): da Roma a Rimini.
- Via Pompea (210 a.C.): giro della Sicilia.
Sintesi della costruzione di una strada romana
Dopo lo scavo della terra, si mettevano diversi strati di materiali locali:
- Lo statumen: fondazione della pista, formata da blocchi di pietre che consentono la fondazione e il drenaggio.
- Il rudus o il nucleo: strato di sabbia o ghiaia sparsa sullo statumen per egalizzare il livello.
- Il summum dorsum: è il battistrada, costituito da una miscela di sabbia fine, ghiaia, calce o terra.
Le strade romane sotto l’impero
I binari furono costruiti per quanto possibile in linea retta. All’apice dell’impero, contarono circa 150.000 km. Soprattutto per uso militare, vengono rapidamente investiti dai mercanti che trovano lì un’importante opportunità di crescita. Gli scambi non si limitano al comercio marittimo (come per tutte le civiltà del Mediterraneo), ma diventa facile raggiungere l’interno del continente.
Inoltre, con l’avvento dell’Impero, i confini sono costantemente respinti, e queste strade divennero più sicure, a parte i problemi del brigantaggio.
Importanti imprese si svilupparono nelle province romane che si arricchirono della loro produzione: come oli e vini della penisola iberica, ad esempio.
Le vie si estendevano con l’impero e su tutto il territorio, assumendo un ruolo militare e commerciale preponderante e inseparabile dalla civiltà romana.
Al crepuscolo dell’impero, i barbari invasori non esiteranno a prenderli in prestito e quindi progrediranno facilmente.
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