Scavi di San Giovenale

Resti di case etrusche, Borgo

La colonia etrusca di San Giovenale si trova sull’altopiano accanto a i resti della chiesa dedicata a Giovenale, vescovo di Narni. Il nome originale della città etrusca è sconosciuto, forse Contenebra o Cortuosa.
Questo sito archeologico si distingue per i suoi sostanziali resti di precedenti insediamenti della cultura villanoviana, dall’età del bronzo all’età del ferro.
Sono state trovate quantità significative di ceramiche, così come piccoli canali di forma ovale scavati nella roccia, che sostenevano le pareti esterne delle capanne fatte di rami, fango e argilla. Queste capanne scompaiono intorno al 700-675 a.C., quindi appaiono capanne rettangolari. Intorno al 625, all’inizio del cosiddetto periodo arcaico, furono costruite molte case con blocchi di tufo coperte con tetti di tegole. Queste sono le prime tracce che possiamo attribuire alla cultura etrusca.

Resti di focolari e bacini sono ancora visibili. Sembra che la città sia stata distrutta da un terremoto intorno al 540 a.C., come indicato da crepe. In ogni caso, il sito fu abbandonato nel V-VI secolo a.C.
Le necropoli circondano il centro urbano: Grotta Tufarina, Porzarago, Cammerata, Montevangone, Le Grotticelle, Le Poggette e Terzolo.
La più notevole delle necropoli, Casale Vignale, si trova vicino all’acropoli. Distribuite su tre siti, le tombe sono di vari tipi: camera ipogea, sala ad arco di tipo tarquiniano, grandi tumuli, grotte. Due percorsi sono stati scavati nella roccia. Quello che collega le necropoli al Borgo, detto la Tagliata delle Poggette, è caratterizzato da tombe troglodite scavate sulle pareti.
Nell’area archeologica si trovano resti medievali, come la cappella di San Giovenale (sepolta qui nel 386 d.C.) e il castello di Vico del XIII secolo.

Vestigi del villaggio etrusco

Il castello San Giovenale

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