La magnifica Piazza Navona, uno dei luoghi più emblematici di Roma. È uno dei luoghi più vivaci e frequentati della città, con artisti pittori, caffè e ristoranti eleganti.
Il barocco ha trovato qui una delle sue espressioni più maestose grazie agli edifici e alle tre bellissime fontane, tra cui soprattutto la celebre Fontana dei Quattro Fiumi al centro, opera di Bernini, sormontata da un obelisco egiziano.
Durante il periodo delle feste natalizie, la piazza si trasforma, ospitando bancarelle, giochi e giostre.
Dallo Stadio di Domiziano alle fontane
Con i suoi quasi 240 metri di lunghezza, la piazza ha conservato la forma dell’antico stadio di Domiziano, costruito nel I secolo d.C., di cui alcuni archi esterni sono ancora visibili sotto l’attuale pavimentazione. Questo stadio era il luogo degli sport greci, come l’atletica, molto apprezzati dall’imperatore Domiziano, sebbene poco graditi dai Romani, considerati troppo poco virili. Più tardi, vi si svolgevano combattimenti tra gladiatori. Il sito prese così il nome di Agonis, che significa giochi in greco, per diventare in Agone. Come per altri luoghi dedicati agli svaghi dell’Impero, lo stadio era circondato da taverne e bordelli.
Lo stadio rimase in funzione fino al V secolo, poi il terreno iniziò a sprofondare progressivamente nel tempo. Verso l’anno Mille, il terreno divenne una proprietà recintata, annessa a un’abbazia, con giardini e una piccola chiesa dedicata a Santa Agnese. Le prime costruzioni in muratura apparvero molto più tardi, e i primi significativi interventi risalgono al Rinascimento. Nel XVI secolo, un’apertura nel suolo permise l’estrazione dei materiali dello stadio, che furono utilizzati nei cantieri delle nuove costruzioni.
Un importante mercato fu trasferito nel XV secolo, e Piazza Navona divenne progressivamente un luogo di incontro popolare, ospitando feste e manifestazioni varie. Fu pavimentata nel 1488. Grazie alla presenza della chiesa spagnola di San Giacomo, gli spagnoli introdussero qui il carnevale del mattino di Pasqua, che prima si svolgeva su Via del Corso o a Testaccio.
Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585) fece realizzare tre fontane, tra cui una abbeveratoio per gli animali che approvvigionavano il mercato.
Fu nel XVII secolo che la piazza conobbe un serio abbellimento, diventando una delle realizzazioni più significative del barocco romano. Il primo impulso venne dal cardinale Giovanni Battista Pamphilj, divenuto papa Innocenzo X nel 1644, che aveva iniziato, verso il 1630, a rinnovare le proprietà familiari e a costruire il Palazzo Pamphilj. A quell’epoca, la famiglia Pamphilj rivaleggiava in prestigio con altre grandi famiglie romane, come i Farnese e i Barberini. Sotto il suo pontificato come Innocenzo X, furono realizzate le tre fontane attuali, la chiesa e il palazzo. Un evento memorabile rese la piazza ancora più famosa: il 23 giugno 1652, la piazza fu inondato volontariamente, uno spettacolo indimenticabile per i suoi contemporanei.
Scoperta della piazza
Nel 1651, il Papa Innocenzo X ordinò la costruzione della grande Fontana dei Quattro Fiumi, un’opera magistrale realizzata da Bernini. Questa fontana, al centro della piazza, presenta quattro statue che simboleggiano i grandi fiumi: il Nilo, il Gange, il Danubio e il Rio de la Plata. L’obelisco che si erge al centro della fontana proviene dal circo di Massenzio, situato lungo la Via Appia, sebbene fosse stato inizialmente installato nel Tempio di Iside.
La Fontana del Moro, situata sul lato sud, fu progettata da Giacomo della Porta nel 1576 e modificata da Bernini già nel 1652. La statua centrale fu scolpita da Bernini nel 1655.
Al nord della piazza, la Fontana di Nettuno fu anch’essa progettata nel XVI secolo da Giacomo della Porta. Le statue attuali risalgono al XIX secolo, con una rappresentazione di Nettuno scolpita da Antonio della Bitta.
La bella chiesa di Sant’Agnese in Agone, con i suoi campanili gemelli, domina il lato ovest della piazza. Fu eretta nel XVII secolo, su iniziativa di Innocenzo X, e realizzata da Borromini, Girolamo e Rainaldi.
Accanto alla chiesa, il Palazzo Pamphilj era il palazzo di famiglia dei Pamphilj, ristrutturato a partire dal 1644 sotto la direzione del papa Innocenzo X, ex cardinale Giovanni Battista Pamphili. Ospita magnifici affreschi di Pietro da Cortona, una galleria progettata da Borromini, e altre opere preziose nelle sue sale. Oggi, un’ala del palazzo ospita l’ambasciata del Brasile in Italia.
→ Per maggiori dettagli e per scoprire i monumenti, consulta la pagina Visita e foto di Piazza Navona
L’inaugurazione del 23 giugno 1652 rese Piazza Navona famosa, quando Innocenzo X e sua cognata Donna Olimpia decisero di inondare volontariamente la piazza bloccando gli scarichi delle tre fontane. L’acqua coprì la parte centrale della piazza, che era concava. Fu l’occasione per i romani di dedicarsi a divertimenti unici.
Il lago artificiale che si formò aveva una profondità di circa 30 cm. La curiosità per l’evento fu grande. Ad esempio, Giambattista Vico racconta nelle sue Storie antiche che durante l’alluvione, alcuni pescatori trovarono delle orate vive nel bacino della piazza. Il lago di Piazza Navona divenne poi una tradizione estiva per quasi due secoli. Ogni fine settimana di agosto, la piazza veniva inondata, fino al 1866 sotto il pontificato di Pio IX, che non apprezzava le festività. Alla fine del XIX secolo, Piazza Navona fu pavimentata con sampietrini e fu installato un marciapiede centrale convesso, impedendo ulteriori inondazioni. Oggi, la piazza conserva il suo spirito festivo, in particolare durante il periodo natalizio, quando vengono allestiti stand, giochi e giostre.
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Indirizzo : Piazza Navona, 00186 Roma RMIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
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Vedute antiche nel arte
Informazioni
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Fonti e collegamenti
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Galleria
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→ Vedi anche la sezione dedicata alla Fontana dei Quattro Fiumi
→ Vedi anche la sezione dedicata alla Fontana del Moro
→ Vedi anche la sezione dedicata alla Fontana di Nettuno
→ Le chiese Sant’Agnese in Agone, Nostra Signora del Sacro Cuore, e Palazzo Pamphilj
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