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Porta San Pancrazio

La Porta San Pancrazio, vicino alla sommità del colle Gianicolo, era prossima all’antica Porta Aurelia, oggi scomparsa, situata lungo le Mura Aureliane di Roma, costruite in questa zona nel 270 d.C.
Era il passaggio storico della Via Aurelia che usciva da Roma verso ovest.
L’attuale porta risale al XIX secolo e ospita un piccolo museo dedicato ai combattimenti della Repubblica Romana sul Gianicolo contro l’esercito francese: il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina.

Dalla Porta Aurelia alla Porta San Pancrazio

Costruita durante l’antichità, la Porta Aurelia originaria è completamente scomparsa. Testimonianze del XVI secolo indicano che avrebbe avuto un unico passaggio affiancato da due torri quadrangolari, una struttura che richiama le porte dell’epoca di Onorio all’inizio del V secolo.
Chiudeva le Mura Aureliane erette in questa zona intorno all’anno 270 d.C. Tuttavia, è possibile, sebbene manchino prove, che un piccolo recinto proteggesse già il quartiere di Trastevere verso la fine della Repubblica Romana, molti secoli prima della costruzione delle Mura Aureliane.
Da questa porta passava la via Aurelia Vetus (dal nome del console che ne avviò la costruzione), partendo dal Foro Boario, attraversando il Tevere sul Ponte Emilio, percorrendo Trastevere (l’attuale via della Lungaretta) e risalendo il colle prima di uscire dalla città attraverso la porta.

Successivamente, il vicino santuario dedicato al martire cristiano Pancrazio, dotato di catacombe, acquisì grande importanza e fu visitato da numerosi pellegrini. Diede il nome alla porta (vedi Basilica di San Pancrazio).

Dall’interno delle mura, l’area era occupata da mulini fino alla fine del Medioevo, vicino allo sbocco dell’Acquedotto di Traiano.

Ricostruzioni della Porta San Pancrazio

Fu in occasione della costruzione della nuova cinta fortificata detta «Gianicolense» sotto papa Urbano VIII che la Porta San Pancrazio fu ricostruita nel XVII secolo da de’ Rossi. Conservò della vecchia porta la controporta romana. Per erigere queste nuove mura, le antiche Mura Aureliane intorno a Trastevere furono demolite.

La porta è legata alla storia di Roma per importanti combattimenti avvenuti nel quartiere tra aprile e giugno 1849. Contrapposero le forze militari della neonata Repubblica Romana guidate da Giuseppe Garibaldi e le truppe francesi intervenute per ristabilire il potere del papato (nonostante un conflitto politico in Francia su questo tema). I bombardamenti francesi distrussero la porta.

La porta fu ricostruita dall’architetto Virginio Vespignani tra il 1854 e il 1857 su ordine di papa Pio IX.
Il 20 settembre 1870, parte delle truppe del generale Bixio entrarono a Roma da questa porta insieme a quelle che passarono per la principale breccia a Porta Pia. Di conseguenza, lo Stato Pontificio fu dissolto e Roma annessa al Regno d’Italia.

Durante la ristrutturazione del XIX secolo, una iscrizione fu posta sull’attico menzionando l’azione di Pio IX, il ruolo della riscossione del pedaggio (vectigalibus exigendis) e un riferimento alla presenza di una guarnigione (la taberna).

FOCUS STORICO
Riguardo ai pedaggi, è interessante ricordare che tra il V e il XV secolo, almeno, le porte erano spesso oggetto di concessioni a privati per riscuotere i pedaggi.
Un vecchio documento pubblicato nel 1467 menziona un’asta per la Porta San Pancrazio per un periodo di un anno. Un altro documento del 1474 indica che il prezzo base dell’asta era di 25 fiorini ogni semestre. Questo prezzo modesto probabilmente rifletteva un traffico moderato dell’epoca. Al contrario, la situazione doveva essere più florida nel 1566, quando un’altra asta fu concessa da papa Pio V a suo nipote Lorenzo Giberti.

Oggi, la Porta San Pancrazio è la sede dell’Associazione Nazionale dei Veterani e del Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, dedicato al periodo della Repubblica Romana e anche alla Divisione Italiana Partigiana “Garibaldi”, attiva tra il 1943 e il 1945.

Museo della Repubblica Romana

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Assalto delle truppe francesi nel 1849 (Melchiorre Fontana, circa 1860)

È dopo un’importante ristrutturazione e valorizzazione che, nel marzo 2011, il complesso monumentale della Porta San Pancrazio è stato inaugurato con il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, parte della rete dei Musei Capitolini.

Questo nuovo museo, attraverso documenti storici, opere d’arte, busti, dipinti, incisioni, oggetti, nonché modelli e materiale multimediale e didattico, approfondisce la storia, i luoghi e i personaggi di questo importante episodio del Risorgimento: la Repubblica Romana del 1849. Sebbene breve, questa esperienza politica fu ricca di significato. Terminò con la distruzione della porta durante gli scontri sul Gianicolo tra le truppe romane e quelle francesi, che prevalsero nonostante una sconfitta iniziale.

Il percorso espositivo occupa i quattro piani del monumento, descrivendo gli eventi storici della Repubblica Romana e la tradizione garibaldina, le principali date e protagonisti. Gli episodi si susseguono dalle rivolte europee del 1848, il periodo liberale di Pio IX, la fuga del papa a Gaeta, la proclamazione della Repubblica Romana fino al suo epilogo del luglio 1849 con lo scontro tra le truppe romane e francesi, seguito dalla capitolazione romana e il ripristino del Papa.
Al secondo piano, si trova una grande sala con un video e il modello della battaglia del 30 aprile, insieme a 12 tele immersivi, e un’altra sala espone il modello dell’assedio del Gianicolo con cronologia, ecc.
Al piano terra, si trovano busti di Giuseppe Garibaldi, il suo camice e la famosa pipa garibaldina. Sono anche in onore oltre figure che Garibaldi, anche le donne garibaldine come sua moglie Anita, Rosalba Guidi, Giuditta Tavani Arquati e Colomba Antonietti.

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Indirizzo : Largo di Porta S. Pancrazio, 16, 00153 Roma
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Informazioni

Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
Largo di Porta San Pancrazio

Visite, orari

  • Aperto dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 14:00, sabato e domenica dalle 10:00 alle 18:00
    Il 24 e 31 dicembre, aperto dalle 10:00 alle 14:00. 1° gennaio 2025: dalle 11:00 alle 16:00

    Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
    Chiusure: lunedì, 1° maggio, 25 dicembre
  • Ingresso gratuito

Fonti e link per saperne di più: