Ponte Sant’Angelo

Vista su San Pietro e il ponte Sant’Angelo

Il Ponte Sant’Angelo è un ponte pedonale di Roma costruito sulle fondamenta dell’antico Pons Aelius, eretto dall’imperatore Adriano nel 134 d.C. per collegare il suo mausoleo circolare, oggi il castello Sant’Angelo, attraverso una via maestra.

Presentazione generale

Le tre arcate centrali del ponte appartengono alla struttura originale, mentre le arcate laterali hanno assunto la forma attuale alla fine del XIX secolo, durante la canalizzazione del Tevere.

Ponte Sant’Angelo

All’estremità opposta del castello, si trovano le statue di San Paolo (a destra) realizzata da Paolo Taccone nel 1464 e di San Pietro (a sinistra) di Lorenzetto nel 1534. Queste opere furono installate dal papa Clemente VII nel 1534.

Le statue degli angeli del ponte

Su i parapetti del ponte si ergono le statue della celebre serie dei dieci angeli, disegnate da Bernini e per lo più scolpite dai suoi allievi. Queste statue erano inizialmente destinate a un viale teatrale sulla Via Dolorosa, che conduceva a Piazza San Pietro, con ogni angelo che portava uno strumento della Passione di Cristo. Fu il papa Clemente IX a commissionare queste statue nel 1667, e furono installate qui nel 1670.
Le incisioni alla base delle statue provengono dall’Antico Testamento, ad eccezione di quelle che accompagnano l’Angelo con la tunica e l’Angelo con i chiodi, che fanno riferimento a testi del Nuovo Testamento e dell’inno Vexilla Regis, un inno liturgico del VI secolo che ha ispirato le iscrizioni.

L’angelo con la colonna

• Le prime due statue sono legate alla flagellazione di Cristo: l’Angelo con la colonna di Antonio Raggi, che rappresenta la colonna su cui Cristo fu flagellato, e l’Angelo con la frusta di Lazzaro Morelli. La prima statua è accompagnata dall’iscrizione latina che si traduce con « mon trono era una colonna di nube » (Siracide 24:4) e la seconda da « sono pronto al castigo » (Salmo 38:18).
• Le due statue successive sono prima l’Angelo con la corona di spine di Paolo Naldini, una copia dell’opera del Bernini e di suo figlio, trasferita nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte. La corona di spine fa riferimento a quella che fu posta sulla testa di Cristo dopo la flagellazione, e l’iscrizione associata è « nella mia angoscia, mentre la spina si conficca » (Salmo 31:4).
  Di fronte, l’Angelo con il velo, opera di Cosimo Fancelli, porta il velo usato da santa Veronica per asciugare il volto di Cristo. L’iscrizione associata è « guarda il volto del tuo Unto » (Salmo 84:9).
  
  

  L’Angelo con la Croce

• L’Angelo con la croce, di Ercole Ferrata, è la settima statua. Porta l’iscrizione « l’insegna del potere è sulla sua spalla » (Isaia 9:16). Di fronte, l’Angelo con il titulus INRI, l’iscrizione posta sopra la croce per indicare la causa della condanna, è una copia dell’opera del Bernini e di suo figlio, realizzata da Giulio Cartari. La sua iscrizione è « Dio ha regnato per mezzo del legno [della croce] » (derivante dall’inno Vexilla Regis). Il titulus INRI fu posto sulla croce di Gesù per ordine di Ponzio Pilato, e l’iscrizione corrisponde alla menzione biblica dell’accusa contro Gesù come “re dei Giudei”.
• La quinta statua, l’Angelo con la tunica e i dadi, è di Paolo Naldini. La tunica di Cristo e i dadi fanno riferimento agli oggetti con cui giocarono i soldati romani, e l’iscrizione associata è « tirano a sorte la mia tunica » (Salmo 22:19). Di fronte, l’Angelo con i chiodi della crocifissione, realizzato da Girolamo Lucenti, porta l’iscrizione « volgeranno lo sguardo su di me, colui che hanno trafitto » (Zaccaria 12:10), riferimento a una profezia messianica dell’Antico Testamento spesso interpretata come un’allusione alla crocifissione di Cristo.
• Le ultime due statue sono l’Angelo con la spugna di Antonio Giorgetti, che rappresenta la spugna imbevuta di aceto che fu offerta a Cristo, con l’iscrizione « mi dissetano con aceto » (Salmo 69:22), e l’Angelo con la lancia di Domenico Guidi, che fa riferimento alla lancia usata dai soldati romani per trafivere il petto di Gesù per confermare la sua morte. L’iscrizione associata è « hai ferito il mio cuore » (Cantico dei Cantici 4:9).

Foto delle statue del ponte Sant’Angelo

Cartina ed indirizzo

Vedute antiche nel arte

Galleria

Statue degli angeli del ponte

Fotografie notturne del ponte

Informazioni su Ponte Sant’Angelo