Piazza Vittorio Emanuele II

Trofei di Mario (Ninfeo di Alessandro)

La Piazza Vittorio Emanuele II, intitolata in omaggio al primo Re d’Italia durante l’unificazione del paese, ospitava un tempo uno dei principali mercati alimentari di Roma.
Inaugurata nel 1870, si trova oggi nel cuore del quartiere cosmopolita dell’Esquilino.

Curiosità sulla Piazza Vittorio

Al centro della piazza, nel giardino Nicola Calipari, si trovano i resti di una fontana monumentale romana risalente al III secolo d.C., il Ninfeo di Alessandro Severo. Questa fontana era decorata con i Trofei di Mario, due gruppi scultorei in marmo che rappresentano dei trofei, trasferiti nel XVI secolo sulla Piazza del Campidoglio per decorare la balaustra in cima alla scalinata. Infatti, i resti di questa fontana sono stati a lungo chiamati Trofei di Mario (Trofei di Mario in italiano).
Tra le quindici fontane monumentali romane, questa è l’unica ad essere sopravvissuta. Era situata all’estremità di un acquedotto secondario proveniente dalla Porta Tiburtina, probabilmente alimentato dall’acquedotto dell’Aqua Claudia.

La Porta Magica

Di fronte a questi resti antichi, l’enigmatica Porta Magica, conosciuta anche come Porta Alchemica, è decorata con simboli cabalistici e circondata da due figure misteriose.
Costruita tra il 1655 e il 1680 dal marchese di Palombara di Pietraforte per la sua residenza della Villa Palombara, è l’unica delle cinque porte originali ad essere sopravvissuta dopo la demolizione della villa nel XIX secolo. È stata murata e incorniciata con simboli alchemici, fiancheggiata da statue che originariamente si trovavano sulla collina del Quirinale.

Dall’altra parte della piazza, una fontana è decorata con il gruppo scultoreo di Pario Rutelli, originariamente destinato alla Fontana delle Naiadi in Piazza della Repubblica, ma la scultura non piacque e fu “relegata” qui per essere sostituita.

In un angolo discreto della piazza, nascosta tra palazzi moderni, la chiesa di Sant’Eusebio, risalente al IV secolo, fu restaurata nel XIII secolo e ricostruita nel XVIII.

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