La piazza Sant’Eustachio prende il nome dalla presenza della chiesa di Sant’Eustachio omonima. In passato, era chiamata Piazza della Schola, in riferimento all’università situata nel vicino palazzo della Sapienza, con Schola che significa scuola in latino.
Panoramica della piazza Sant’Eustachio
All’angolo con la via di Sant’Eustachio, una targa posta sulla facciata della chiesa ricorda una piena eccezionale del Tevere, indicando il livello raggiunto dalle acque il 9 dicembre 1495.
All’angolo con via della Palombella, si trova il caratteristico palazzo di Tizio di Spoleto, maestro di camera del cardinale Alessandro Farnese. Risalente alla fine del XVI secolo, la sua facciata è decorata con stucchi e presenta finestre proto-barocche con architravi, festoni e volute. La cornice è finemente ornata e all’interno si trovano splendidi affreschi realizzati da Taddeo Zuccari, ancora in ottimo stato di conservazione.
Fontana via degli Staderari
Vicino alla via degli Staderari, una fontana di forma lunga presenta una vasca di epoca romana imperiale, realizzata in granito egiziano di Assuan. Ritrovata nel 1985 nel cortile della Palma, tra i palazzi Madama e Carpegna, questa vasca faceva parte delle Terme di Nerone (Thermae Neronianae), costruite intorno all’anno 62 d.C. Queste terme erano vicini nella zona tra la Piazza della Rotonda e il Corso del Rinascimento.
Ritrovata in otto frammenti, la vasca è stata sottoposta a un complesso restauro. È un pezzo notevole, con un diametro di 5,30 metri e un peso di circa 25 tonnellate. Il 22 dicembre 1987, il Senato ha donato la fontana alla città di Roma in occasione del 40º anniversario della Costituzione repubblicana italiana.
Via di Sant’Eustachio
Costeggiando la chiesa omonima, questa strada è caratterizzata da due colonne monolitiche in granito, erette qui dopo la loro scoperta nel 1934 sotto la piazza vicina di San Luigi dei Francesi. Queste colonne provengono anch’esse dalle antiche Terme di Nerone (note anche come Alessandrine), costruite intorno all’anno 62 d.C.
Il grazioso palazzo Melchiorri Aldobrandini, risalente al XVI secolo, fu costruito per Girolamo Melchiorri e successivamente acquistato nel XIX secolo da Camillo Aldobrandini. La parte posteriore dell’edificio, che un tempo confinava con il Pantheon, fu demolita nel XIX secolo. Il portale del palazzo è ornato con motivi come teste di leoni, gigli, rosette e bastoni orizzontali, corrispondenti agli stemmi dei Melchiorri.
Galleria
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Piazza di S. Eustachio, 00186 Roma RMIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni
Piazza di Sant’Eustachio |
Fonti e collegamenti
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