Bucco della serratura e Piazza dei Cavalieri di Malta

Piazza dei Cavalieri di Malta

La Piazza dei Cavalieri di Malta, dal profilo scavato, è un luogo unico di Roma. Lo spazio è circondato da alberi e da un muro decorato con obelischi neoclassici e trofei militari.
Come testimoniato da una iscrizione, fu progettata nel 1765 da Giovan Battista Piranesi, su commissione di Giovanni Battista Rezzonico, priore dei Cavalieri di Malta e nipote di papa Clemente XIII.

Il buco della serratura

Portale con il buco panoramico

Una vista iconica, detta “buco della serratura”, può essere osservata attraverso la serratura della porta del Gran Priorato dell’Ordine di Malta, al numero 3, dove generalmente si forma una fila. Questa prospettiva rivela la cupola di San Pietro, centrata alla fine di un viale alberato, appositamente curato e potato per ottenere questo effetto. Questa vista fu progettata nel XVIII secolo da Piranesi.
Il buco è sempre accessibile liberamente, ma in alcuni giorni, come nei fine settimana, potrebbero esserci lunghe code.

Storia del Priorato dell’Ordine di Malta

Il complesso religioso dell’Ordine di Malta risale al 939, quando fu eretto come monastero benedettino con una chiesa dedicata a San Basilio. Verso la fine del XII secolo, i Templari presero possesso del sito. La loro principale missione era quella di garantire la sicurezza dei pellegrini in Terra Santa, dove combattevano anche contro i musulmani. Dopo la dissoluzione dell’Ordine dei Templari, si stabilirono i Cavalieri di Rodi, il cui compito era quello di assistere i pellegrini diretti in Terra Santa. Il loro nome cambiò in Cavalieri di Malta nel XVI secolo.

Simbolismo della Piazza dei Cavalieri

Presunto ammiratore dei Templari, Piranesi avrebbe disseminato vari simboli e riferimenti a una leggenda templare nell’architettura e nella decorazione della piazza. Secondo questa tradizione, il colle Aventino rappresentava per i Templari una nave sacra pronta a salpare verso la Terra Santa. Il sud del colle sarebbe la prua di questa nave. Elementi della nave sono riscontrabili in vari elementi architettonici della piazza e del priorato. Inoltre, vi è una simbologia esoterica nei motivi degli obelischi, interpretati da alcuni, tra cui i massoni, come messaggi codificati.

Chiesa di Santa Maria del Priorato

Altare maggiore

Giovanni Battista Piranesi disegnò anche la nuova facciata della chiesa di San Basilio, rinominata Santa Maria del Priorato. Questa facciata è ornata da due coppie di pilastri scanalati decorati con rilievi di spade, che sorreggono capitelli scolpiti con gli stemmi di Rezzonico. Una croce di Malta sovrasta il timpano centrale, dove appaiono gli stemmi dell’Ordine. L’interno ospita tombe, tra cui quella dell’umanista Baldassarre Spinelli, sepolto in un sarcofago romano del III secolo, e quella di G.B. Piranesi, con la sua statua vestita con una toga romana.

Chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino

Sant’Anselmo all’Aventino

L’Chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino (San Anselmo sull’Aventino in francese) forma, insieme al monastero adiacente, il complesso della Badia Primaziale, sede dell’ordine dei Benedettini e della loro Università teologica.
Costruita tra il 1892 e il 1896 su un terreno donato dai Cavalieri di Malta, è conosciuta dai romani per i canti gregoriani eseguiti dai monaci durante la liturgia domenicale.
Di stile neoromanico, la chiesa presenta tre navate separate da colonne in granito che sorreggono una volta, un’abside decorata con mosaici e una grande cripta composta da cinque navate. Sono visibili i resti di una casa romana dei II-III secolo, tra cui un mosaico che rappresenta il mito di Orfeo, collocato nel monastero.

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