La Villa Torlonia è un parco pubblico a Roma, situato nel quartiere Nomentana, e comprende alcuni piccoli musei.
Nel XVII e XVIII secolo, questo luogo era di proprietà della famiglia Pamphili che ci aveva una fattoria.
La villa fu costruita dal 1806 dall’architetto neoclassico Giuseppe Valadier per Giovanni Torlonia, il banchiere che acquistò la terra nel 1797, e fu completata da suo figlio Alessandro.
Valadier trasformò i due edifici esistenti (l’edificio principale e il casinò Abbati) per costruire l’attuale palazzo e il Casino dei Principi. Costruì anche le stalle e un atrio, riorganizzò il parco e la villa fu decorata con sculture di arte antica.
Alessandro Torlonia incaricò Giovan Battista Caretti di trasformazioni e nuove costruzioni. Ha elevato un tempio di Saturno, false antiche rovine, la Tribuna con una fontana, un anfiteatro e altri che non esistono più oggi.
Nella parte meridionale furono costruiti bacini, sentieri e nuovi edifici. Nel 1842, due obelischi furono eretti in memoria dei genitori di Alessandro. Furono costruiti anche altri edifici esotici, tra cui la capanna svizzera (ora la Casina delle Civette), una falsa tomba etrusca, colonne onorarie, ecc.
Nel 1919 furono scoperte catacombe ebraiche del III e IV secolo nelle cantine della villa. Negli anni 1920, Giovanni Torlonia junior concesse la residenza ufficiale a Benito Mussolini. Hanno costruito un rifugio dai bombardamenti nelle catacombe. La casa fu proprio bombardata durante la guerra.
Nel 1978 la villa fu acquistata dal Comune di Roma che la trasformò in un parco pubblico.
Vedere anche : musei della Villa Torlonia
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Via Nomentana, 70, 00161 RomaIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni
Villa Torlonia Via Nomentana, 70, 00161 Roma Entrate : Via Nomentana, Via Siracusa, Via Spallanzani |
Aperture e orari
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Fonti e collegamenti
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Galleria
Casino dei Principi
Casino Nobile, Villa Torlonia
Casina delle Civitte
False rovine
Tempio di Saturno
Teatro Villa Torlonia
Serra Moresca