Il parco dei mostri di Bomarzo, chiamato anche Bosco Sacro, è un luogo atipico e affascinante. Nel mezzo della foresta, questo stravagante giardino rinascimentale è un mondo fantastico, grottesco e surreale, popolato da animali mitologici e mostri di pietra che hanno suscitato meraviglia da oltre 500 anni.
Storico
Fu il principe Pier Francesco Orsini, condotierre e signore di Bomarzo, che incaricò l’architetto Pirro Ligorio di progettare il parco, all’epoca del manierismo italiano.
Sebbene fosse una testimonianza dell’amore che aveva per sua moglie Giulia Farnese, a cui è dedicato il piccolo tempio, molto è stato ipotizzato sulle vere intenzioni del Principe Orsini e sui significati nascosti in tutto il parco, pieno di simbolismo, con riferimenti alla mitologia e alla fantasia. Attraversiamo il parco come un viaggio iniziatico, incontrando grandi statue, edifici surrealisti e iscrizioni enigmatiche, con sirene, mostri marini, tartarughe giganti, satiri, sfingi, draghi, false tombe e illusioni.
Alla morte del principe, gli eredi abbandonarono il parco. Fu recuperato e restaurato solo 400 anni dopo dalla famiglia Bettini. Il luogo ha ispirato molti artisti, come Salvador Dalì con la sua tentazione di Sant’Antonio.
Visita del parco
Dopo essere entrato nel parco, sormontato dallo stemma degli Orsini, il visitatore viene accolto da versi incisi su due sfingi che descrivono il luogo che si sta per scoprire.
Il lussureggiante parco con i suoi grandi prati e viali alberati si divide in terrazze per raggiungere la cima dove si trova il piccolo tempio dell’Eternità che il Principe Orsini ha dedicato a sua moglie Giulia.
Tra le prime statue giganti, scopriamo la colossale testa di un mostro marino, Proteo, il pescatore che divenne un dio del mare dopo aver mangiato un’erba magica.
Passiamo quindi di fronte a uno scontro tra giganti, dove Ercole squarta Caco, figlio del dio Vulcano.
Tra le opere più suggestive ci sono la tartaruga e il pegaso alato, l’elefante di Annibale che porta una torre con un legionario o la statua del dio Nettuno.
Accanto a un piccolo teatro, scopriamo una casa pendente, che possiamo visitare a rischio di perdere l’equilibrio.
Altre statue sono quelle di un drago attaccato da un cane e un leone, un gigante, un mago, un orco a bocca aperta, con una grotta all’interno dove c’è un tavolo di pietra e una panca. Sopra la testa dell’orco, una mappa del mondo è dominata dal castello Orsini. Incontriamo anche una ninfa addormentata, una balena sormontata da una tartaruga che trasporta una donna alata, o il gruppo di Echidna, dove due leoni sono posti tra due figure metà donna e metà serpente.
Un cerbero precede il tempietto nel punto più alto del parco.
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Località Giardino, 01020 Bomarzo VTIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni
Sacro Bosco Località Giardino, 01020 Bomarzo VT |
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