Palazzo Venezia a Roma

Cortile e loggia

Situato su Piazza Venezia, il Palazzo Venezia è un edificio rinascimentale che ospita un museo principalmente dedicato ai periodi medievale e rinascimentale.

Con la sua apparenza austera, caratterizzata da merli e una torre massiccia, questo palazzo è una delle realizzazioni architettoniche più importanti del XV secolo a Roma. Integra la Basilica di San Marco al Campidoglio, e in un angolo esterno il busto di « Madama Lucrezia », una delle famose statue parlanti romane. All’interno, è possibile esplorare spazi emblematici come la Sala Regia, l’Appartamento Cibo, la Sala Altoviti, il Passetto dei Cardinali, l’Appartamento Querini, il Palazzetto, il Grande Giardino e la Scalinata d’onore.

Storia del Palazzo Venezia

Il Palazzo di San Marco

La costruzione del Palazzo Venezia iniziò nel 1455, sotto l’impulso del cardinale veneziano Pietro Barbo, allora titolare della Basilica di San Marco al Campidoglio. Per edificare il palazzo, furono prelevati materiali da monumenti antichi vicini, tra cui il Colosseo e il Teatro di Marcello.

Alcuni anni dopo, Pietro Barbo fu eletto papa con il nome di Paolo II (1464-1471). Durante il suo pontificato, intraprese l’ampliamento del Palazzo di San Marco – così come era allora chiamato – con l’aiuto del nipote Marco Barbo, che gli succedette come titolare della basilica. Questi lavori portarono alla creazione di tre sale monumentali: la Sala Regia, la Sala del Concistoro – successivamente rinominata Sala delle Battaglie – e la Sala della Mappamondo. Paolo II fece anche realizzare il Viridarium, un giardino adornato da un portico.

Il Palazzo Venezia dal XVI secolo al regime fascista

Il palazzo di San Marco rimase proprietà pontificia fino al 1564, anno in cui il papa Pio IV Medici (1559-1565) lo cedette alla Repubblica di Venezia affinché vi stabilisse la sua ambasciata. Fu da questo momento che l’edificio assunse il nome attuale di « Palazzo Venezia ».

Dopo il trattato di Campoformio (1797), che segnò la fine della Repubblica di Venezia, il palazzo passò brevemente sotto dominio napoleonico prima di diventare proprietà dell’Austria. Quest’ultima mantenne la funzione di ambasciata fino all’inizio del XX secolo.
Tra il 1910 e il 1913, il giardino progettato da Paolo II fu spostato per consentire l’ampliamento della piazza, e una parte dell’edificio, nota come Palazzetto S. Marco, fu demolita.

Nel 1916, il Regno d’Italia recuperò l’edificio. Successivamente, nel 1929, Benito Mussolini scelse il palazzo per farne la sede del governo fascista (1929-1943). La Sala della Mappamondo, costantemente illuminata, simboleggiava allora l’attività ininterrotta dei dirigenti. Fu da questo balcone che Mussolini si rivolse alla folla durante eventi significativi, come l’annuncio della conquista dell’Etiopia nel 1936 o l’entrata in guerra al fianco della Germania nel 1940. [NOTA: Mussolini scelse questo palazzo per la sua visibilità simbolica e strategica su Piazza Venezia, un luogo centrale di Roma che amplificava l’impatto dei suoi discorsi sulla popolazione. È anche qui che forgiò un’immagine pubblica di leader onnipresente, sfruttando la mitologia del “fascismo eterno” attraverso le sue apparizioni]
La grande scalinata monumentale, visibile oggi, fu aggiunta nel XX secolo sotto la direzione dell’architetto Luigi Marangoni, per le esigenze dello Stato fascista.

Museo del Palazzo Venezia

Museo del Palazzo Venezia

Pietro implorante, Il Guercino (1639)

Fu Paolo II Barbo (1464-1471), appassionato d’arte e di scienza, e grande collezionista, a iniziare l’evoluzione del palazzo come museo.
Il Museo Nazionale del Palazzo Venezia fu ufficialmente fondato nel 1921.
È uno dei musei più ricchi di Roma in termini di opere medievali e rinascimentali, concentrato su oggetti archeologici, artistici e religiosi risalenti a questi periodi.

Le collezioni del museo si sono inizialmente sviluppate attorno a un nucleo di opere e sculture provenienti dal Castel Sant’Angelo, dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica e dalle collezioni del Museo Enciclopedico del Collegio Romano, fondato nel XVII secolo dal gesuita Athanasius Kircher.
La collezione iniziale era principalmente costituita da opere del Medioevo e del Rinascimento, con una grande quantità di oggetti, mobili, ceramiche e bronzi. Negli anni ’20, furono aggiunti oggetti di origine religiosa, tra cui sigilli, dipinti su legno e tele dal XV al XVIII secolo, oltre a pastelli e sculture in legno. Questi oggetti testimoniano l’interesse crescente per l’arte sacra e religiosa dell’epoca.

Tra i pezzi pregiati conservati figurano opere di artisti di grande rilievo come Carlo Maratta, Gian Lorenzo Bernini, Guido Reni e altri maestri che hanno avuto un ruolo nello sviluppo del barocco romano e nella promozione dell’arte religiosa. Citando anche
Pisanello, Benozzo Gozzoli, Beato Angelico, Giorgione e Giotto.

→ Guarda alcuni dei capolavori del museo sul sito del museo

Cartina ed indirizzo

Indirizzo : Piazza di S. Marco, 49, 00186 Roma RM, Italie
Travelers' Map is loading...
If you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Clicca sulla freccia per localizzarti sulla mappa

Informazioni

Museo Nazionale di Palazzo Venezia
Via del Plebiscito, 118 – Roma
Segreteria: (+39) 06 69994284, biglietteria: (+39) 06 6780131

Orari e biglietti

  • Ingresso tutti i giorni, con partenza ogni ora dalle 9:30 alle 19:30. Ultimo ingresso alle 18.45.
    Il giardino è liberamente accessibile
  • Tariffe biglietto unico Museo di Palazzo Venezia + Terrazza panoramica + Museo del Risorgimento (valido 7 giorni).
    Intero: € 15 / Ridotto: € 2 (18-25 anni cittadini dell’UE)
    Ingresso gratuito la prima domenica di ogni mese e alcuni giorni festivi

Link e fonti

 

Visita del museo

Sala Altoviti

Palazzo Veneziasalle Altoviti - Palazzo Veneziasalle Altoviti - Palazzo Veneziafresques vasari - Palazzo Veneziafresques vasari - Palazzo Veneziafresques vasari - Palazzo Venezia

La sala Altoviti è coperta dagli affreschi del vecchio Palazzo Altoviti, qui riuniti nel 1929.
Fu nel novembre del 1553 che Giorgio Vasari dipinse questi affreschi, in sole tre settimane, nella loggia del palazzo di Bindo Altoviti, banchiere di origine fiorentina al servizio di papa Giulio III.
Questo palazzo fu situato fino alla fine del XIX secolo di fronte a Castel Sant’Angelo, tra il Tevere e Piazza di Ponte.
Dal 1876, fu iniziata la costruzione dei lungoteveri, per contenere il fiume, le cui acque troppo spesso inondavano la nuova capitale del Regno d’Italia. A tal fine, molti edifici furono distrutti, incluso la residenza della famiglia Altoviti

Buste d'Innocent X (Alessandro Algardi)
Busto di Innocenzo X (Alessandro Algardi)

Coro di Angeli (Paolo Veneziano)
Coro di Angeli (Paolo Veneziano)

Cours Palazzo VeneziaPalazzo VeneziaCortile Palazzo Venezia
Corte interna del palazzo, con la torre del palazzo e il campanile di San Marco

Palazzo Venezia

Pierre pleurant (Le Guercin) - Palazzo Venezia
Pietro piangente (Guercino, 1639)

Escalier monumental  - Palazzo VeneziaEcalier du Palazzo Venezia
Scalone monumentale del Palazzo