Oratorio del Gonfalone

Scene della Passione

L’Oratorio del Gonfalone, o Santa Maria Annunziata del Gonfalone si trova nel Rione Ponte.
Ospita regolarmente concerti del Coro Polifonico Romano.

Storia e visita

L’oratorio fu costruito tra il 1544 e il 1547 sulla chiesa di Santa Lucia Vecchia, dall’arciconfraternita del Gonfalone (in riferimento allo stendardo papale esposto dall’ordine), fondata nel 1274.
La facciata del XVII secolo è composta da due ordini, uno del XVI secolo, l’altro barocco.
L’interno rettangolare del XVI secolo è decorato con preziosi affreschi che rappresentano episodi della Passione di Cristo, dipinti tra il 1569 e il 1576 da artisti come Federico Zuccari, Cesare Nebbia e Livio Agresti.
L’Oratorio è anche designato come “Cappella Sistina del Manierismo Romano”.
Il soffitto in legno fu scolpito nel 1568 da Ambrogio Bonazzini con rappresentazioni della Vergine e dei Santi Pietro e Paolo.
Nel seminterrato dell’Oratorio si trovano le rovine della cappella di Santa Lucia, utilizzata dalla Confraternita come luogo di sepoltura.

Descrizione

Nella cupola, affreschi raffiguranti le virtù cardinali e decorazioni in stucco sono opera del Domenichino (1627-30).
Nel coro, l’affresco dell’Apoteosi di Carlo Borromeo è l’ultimo dipinto di Giovanni Lanfranco (1647).
Dietro l’altare maggiore, c’è anche un dipinto raffigurante San Carlo Borromeo durante la peste di Milano, realizzato da Pietro da Cortona.

Sulla parete dell’ingresso sono affreschi che mostrano episodi della vita di Borromeo, da Gregorio e Mattia Preti (1642).
La cappella di Santa Cecilia, del tardo barocco, e la pala d’altare furono progettate da Antonio Gherardi (1695-1700).
Citiamo altre opere, di Gherardi, un’Annunciazione di Lanfranco (1624), un martirio di San Biagio di Giacinto Gimignani, una pala d’altare raffigurante il martirio di Sant’Anna di Andrea Sacchi, la terza cappella progettata da Paolo Maruscelli con gli affreschi di Giovanni-Francesco Romanelli, ecc

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