Insula romana di San Paolo alla Regola

Il Palazzo Specchi : un viaggio attraverso le epoche

Il Palazzo Specchi rappresenta la storia complessa e continua di uno spazio urbano di Roma dal I al XIV secolo d.C., dove si intrecciano epoche e usi, dai magazzini antichi alle abitazioni moderne.
Il palazzo è un edificio del XVI secolo che conserva i resti di quattro piani di un magazzino romano, alto fino a 13 metri. Due di questi livelli si trovano oggi al di sotto del livello del suolo. Questa struttura romana fu modificata e sopraelevata nel Medioevo, conferendo al palazzo il suo aspetto attuale.

Contesto urbano antico

La strada adiacente al Palazzo Specchi, la via di San Paolo alla Regola, esisteva già in epoca repubblicana. Collegava il Circo Flaminio alla pianura del Campo Marzio. Sotto Augusto, le costruzioni circostanti si intensificarono, in particolare con il ponte Sisto, stabilendo una griglia urbana che si sovrappone al tracciato moderno. Questo schema è evidente nelle parallele via delle Zoccolette e via di San Paolo alla Regola, così come nelle vie dei Pettinari e del Arco del Monte.

I resti romani dei magazzini (Insulae)

• Secondo Piano Sotterraneo: Situato a 8 metri sotto terra, ospita due magazzini straordinariamente conservati, con grandi volte a botte. Le antiche porte che si affacciavano sulla strada furono murate. Questi spazi, datati alla fine del I secolo d.C., probabilmente facevano parte degli Horrea Vespasiani, i monumentali magazzini costruiti da Vespasiano e rinnovati nel II secolo, dalla via dei Pettinari alla via Arenula.
• Primo Piano Sotterraneo: La sala della colonna conserva al centro una colonna in mattoni dell’epoca costantiniana. Era originariamente un cortile pavimentato. Durante l’epoca dei Severi furono costruiti due magazzini che si affacciavano su di esso. Sono visitabili alcune stanze del piano superiore di questi edifici, pavimentate con mosaici bianchi e neri, probabilmente utilizzate come uffici. Dopo un incendio nel III secolo, il piano terra fu sepolto, i muri furono rinforzati e alcune finestre di questo livello furono trasformate in porte.

Trasformazioni medievali e moderne

Nel tempo, crolli e depositi alluvionali elevarono il livello del suolo fino a raggiungere quello attuale già nell’Alto Medioevo. A partire dall’XI secolo, la zona fu oggetto di un’intensa attività di ristrutturazione per ospitare botteghe. I livelli di epoca romana furono recuperati e consolidati, e sopraelevati fino a 4 o 5 nuovi livelli costruiti in mattoni, tufo e cemento.
Gli ultimi due piani medievali corrispondono oggi al piano terra e al primo piano.
L’antico cortile situato al primo piano sotterraneo fu murato e i muri costruiti in quell’epoca sostengono volte del XVI secolo che un tempo erano decorate.

I piani attuali, l’esterno e la biblioteca

L’attuale primo piano ospita la biblioteca comunale per bambini, dove si possono vedere strutture medievali e affreschi. I piani superiori sono occupati da appartamenti privati.
La facciata è caratterizzata da un monoforo gotico, testimonianza della sopraelevazione del XIV secolo.
Sul retro, una casa-torre in mattoni, risalente al XII secolo, fu anch’essa sopraelevata.

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