Giardini Vaticani

I giardini Vaticani coprono 23 ettari, ovvero più della metà della superficie della città del Vaticano. Sono separati dai musei Vaticani dalla zona nord, dove si trovano le banche, i media e i palazzi apostolici, residenza del Pontefice.
L’accesso ai giardini avviene principalmente tramite visite guidate organizzate dalle istituzioni vaticane.

Un allestimento frutto dei secoli

I giardini sono un luogo di riposo e meditazione per il Pontefice romano dal 1279, anno in cui Papa Nicolò III Orsini trasferì la residenza papale da San Giovanni in Laterano al Vaticano. All’interno delle nuove mura che fece erigere per proteggere la sua dimora, il papa allestì un orto e giardini attorno alla collina di Sant’Egidio, sede dell’attuale Palazzetto del Belvedere.
Furono principalmente sistemati nei secoli XVI e XVII, sotto la direzione di architetti come Donato Bramante e Pirro Ligorio. Si evolsero nel corso dei secoli, in particolare sotto i papi Urbano VIII e Clemente XIII che aggiunsero elementi paesaggistici come fontane e aiuole, fino all’inizio del XX secolo con Papa Pio XII.

I giardini oggi

Vi si trovano numerosi resti storici e artistici: le antiche mura di Leone, le due grandi torri circolari (Torre della Radio e Torre Gregoriana), una moltitudine di fontane (tra cui quella di Galera e la fontana Aquila), nonché templi, santuari e grotte, tra cui la grotta dedicata nel 1937 alla Madonna della Guardia, ispirata a quella di Lourdes.
I giardini non sono solo luoghi di meditazione, ma anche uno spazio di conservazione di specie vegetali rare. Vi si trovano un orto, piante esotiche e anche alberi secolari. Hanno una funzione diplomatica, fungendo da cornice per incontri con dignitari internazionali e cerimonie.

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Informazioni e visite

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