Tempio del Divo Giulio

Nel fondo, il tempio del Divo Giulio

Questo tempio fu dedicato a Giulio Cesare, assassinato nel 44 a.C., e inaugurato da Augusto nel 29 a.C.
Giulio Cesare fu il primo romano ad essere deificato, e quindi il primo a cui fu dedicato un tempio (oltre al mitico fondatore Romolo).

Il tempio di Cesare era collegato al culto della cometa che apparve dopo la morte di Cesare, considerata come la manifestazione dell’anima di Cesare deificato.

Davanti all’edificio, era costruita la terrazza dei rostri di Cesare (Rostra ad Divi Julii). Era collegato alla basilica emiliana da un arco, l’Arco di Gaio e Lucio Cesari.
La sua costruzione ha chiuso l’ultimo lato ancora aperto del Foro, tra la basilica emiliana e il tempio dei Dioscuri.

Dopo l’assassinio di Cesare, il suo corpo è stato esposto sul Foro, la folla ha eretto una pira funebre, e poi ci ha eretto una colonna in marmo numidico giallo e un altare.
Questi edifici furono distrutti e nel 42 a.c. i triumviri (Marco Antonio, Ottaviano e Lepido) chiesero l’erezione di un tempio. Fu inaugurato da Ottaviano Augusto il 18 agosto dell’anno 29 a.c., dopo la sua vittoria nella battaglia di Azio su Marco Antonio.
Intorno al 200 d.C., Settimio Severo restaurò il tempio che fu distrutto da un incendio.

Descrizione e vestigi

Il tempio fu costruito su un podio vasto di 30 x 27 metri, composto da blocchi di tufo e coperto di travertino.
I resti sono scarsi, con in particolare alcuni frammenti di cornici corinzie.

La sua facciata aveva sei colonne molto vicine e due su ciascun lato del pronao a cui si accedeva da una scala laterale. Sarebbe stato decorato dai rostri delle navi di Marco Antonio e Cleopatra catturati durante la battaglia di Azio.
Nella cella, una grande statua di Cesare era incoronata da una stella, in riferimento alla cometa osservata dopo la sua morte. Numerosi affreschi adornavano le pareti.

Un altare circolare era in un emiciclo scavato nella parte anteriore del podio. Segnalava probabilmente la posizione della pira di Cesare. Questo emiciclo fu murato in seguito.

Arco di Gaio e Lucio Cesari

Cartina ed indirizzo

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