Fontanone dell’Acqua Paola

Fontana dell’Acqua Paola

La Fontana dell’Acqua Paola, comunemente chiamata “Fontanone” si trova in via Garibaldi, che conduce a piazza Garibaldi in cima al colle Gianicolo, non lontano da Porta San Pancrazio. Questo monumento rappresenta il punto terminale dell’acquedotto Acqua Paola, restaurato tra il 1608 e il 1610 sotto l’egida di papa Paolo V.
È un notevole capolavoro architettonico e artistico, che testimonia anche il miglioramento dell’approvvigionamento idrico della città di Roma voluto dai papi, desiderosi di lasciare un’impronta duratura.

La Fontana dell’Acqua Paola è anche associata a diverse opere letterarie e cinematografiche che celebrano la sua bellezza e il suo ruolo nel paesaggio romano.

Contesto storico e approvvigionamento idrico

All’inizio del XVII secolo, la riva destra del Tevere soffriva di una significativa carenza di acqua potabile. Fornire acqua ai quartieri di Trastevere, al Vaticano e al Borgo divenne una priorità per Paolo V, recentemente eletto papa. Era soprattutto necessario soddisfare i considerevoli bisogni dei giardini e della residenza pontificia del Vaticano.

Per porre rimedio a ciò, la città di Roma partecipò al restauro dell’acquedotto di Traiano, che trasportava acqua dal lago di Bracciano. Questo acquedotto, originariamente noto come Aqua Traiana, era stato costruito sotto l’imperatore Traiano nel 109 d.C. per alimentare le terme imperiali e altre infrastrutture pubbliche di Roma. Nel 1612, la Fontana dell’Acqua Paola fu inaugurata per segnare il termine di questo acquedotto. Il progetto fu affidato a Giovanni Fontana, assistito da Flaminio Ponzio.

Descrizione e dettagli artistici

L’architettura della fontana si ispira a quella dell’Acqua Felice, eretta nel 1587 sotto il pontificato di Sisto V, ma si distingue per le sue dimensioni imponenti e il suo raffinato valore artistico.

La parte superiore della fontana è ornata da un’ampia iscrizione commemorativa, che racconta il restauro dell’acquedotto. Questa iscrizione è sormontata dalle armi papali, sostenute da due angeli scolpiti da Ippolito Buzio. Gran parte del monumento è realizzata in marmo proveniente dal Foro di Nerva, una pratica di recupero comune all’epoca.

Una particolarità notevole di questa fontana risiede nella presenza degli stemmi papali sulle colonne che circondano l’ampia vasca principale. Queste colonne sono decorate con un’alternanza di motivi raffiguranti draghi e aquile, simboli distintivi delle armi di Paolo V.

Infine, dietro la fontana si trova un giardino, accessibile solo su prenotazione, che offre viste panoramiche dal Gianicolo.
Nelle vicinanze si trova l’interessante chiesa di San Pietro in Montorio con soprattutto il tempietto del Bramante, e il panorama da piazza Garibaldi.

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