Fontana dell’Acqua Felice

Fontana del Mosè

La Fontana dell’Acqua Felice, conosciuta anche come Fontana di Mosè, fu costruita nel 1587 su progetto di Domenico Fontana, durante il pontificato di Sisto V Peretti. Alla fine del XVI secolo, quest’ultimo intraprese numerosi lavori a Roma, in particolare nel campo delle infrastrutture idrauliche, molti dei quali affidati a Fontana.

La fontana di Mosè

Questa fontana costituisce il punto terminale dell’acquedotto dell’Acqua Felice, costruito da Sisto V riutilizzando in parte l’antico acquedotto Acqua Alexandrina (risalente ad Alessandro Severo, 222-235 d.C.), per alimentare i colli del Quirinale e dell’Esquilino.

Al centro della fontana, la nicchia principale ospita una imponente statua di Mosè, realizzata da Leonardo Sormani e Prospero Antichi. Mosè è raffigurato mentre indica con il dito le acque miracolose che sgorgano dalla roccia. Tuttavia, questa statua fu accolta negativamente dalla critica sin dalla sua installazione. Una leggenda popolare sostiene addirittura che Prospero Antichi si sia tolto la vita a causa della bruttezza della sua opera. Questo aneddoto sembra essere una semplice invenzione, anche se la statua è stata effettivamente derisa per le sue proporzioni ritenute goffe e per l’aspetto massiccio, venendo a lungo soprannominata dai Romani “Mosè ridicolo”.

Le nicchie laterali presentano rilievi che illustrano scene bibliche legate all’acqua. A destra, un’opera di Flaminio Vacca raffigura Gedeone che sceglie i suoi soldati osservando il loro modo di bere. A sinistra, un bassorilievo di Giovanni Battista della Porta mostra Aronne che guida il popolo ebraico verso le acque nel deserto.

Le vasche della fontana sono incorniciate da quattro leoni antichi in stile egizio, dai cui musi sgorga l’acqua. Si tratta di copie, poiché le sculture originali sono oggi conservate nei musei Vaticani. Probabilmente provenivano da un contesto funerario o decorativo antico.

L’attico della fontana, particolarmente monumentale, è ornato da una lunga iscrizione in latino, sormontata dallo stemma papale.

« Il Papa Sisto V Piceno, dai campi Colonna, a sinistra della via Prenestina, ha condotto quest’acqua da fonti delle venti e ventuno per mezzo di un canale sinuoso, e l’ha chiamata Felice, come si chiamava prima di diventare papa. »

Galleria

Mosè indica le acque miracolose
Aronne guida il popolo ebreo all’acqua scaturita dal deserto

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