Colonna di Marco Aurelio

Colonna di Marco Aurelio

La colonna di Marco Aurelio si erge al centro di Piazza Colonna.
Costruita tra il 180 e il 193 d.C., anno della morte dell’imperatore Marco Aurelio, era originariamente situata vicino al tempio di Marco Aurelio, edificato da suo figlio e successore, Commodo.
In origine, si trovava 4 metri più in basso rispetto alla posizione attuale e sovrastava di 3 metri l’antica via Lata, corrispondente all’attuale via del Corso.

Descrizione e storia

Alta circa 30 metri, la colonna poggia su una base di 12 metri i cui rilievi originali sono scomparsi durante il restauro effettuato nel 1589 da Domenico Fontana, su ordine di papa Sisto V. La statua originale in bronzo di Marco Aurelio, che si trovava sulla sommità, andò perduta nel Medioevo e fu sostituita con una statua di San Paolo.
L’intera struttura è composta da 20 blocchi di marmo di Carrara, impilati e poi scolpiti. All’interno, una scala a chiocciola di 203 gradini, illuminata da 56 feritoie, conduce a una terrazza in cima, che sovrasta il capitello dorico.

Dettaglio della colonna

I rilievi

Ispirata alla colonna Traiana, la colonna di Marco Aurelio rappresenta le due campagne vittoriose dell’imperatore: contro i Germani (172-173) e contro i Sarmati (174-175). Tra questi due episodi è scolpita una Vittoria alata.
Il racconto inizia con l’attraversamento del Danubio, proprio come nella colonna Traiana, con scene di ponti di barche, marce militari, accampamenti, battaglie, assedi e discorsi.
Sebbene i rilievi siano meno raffinati rispetto a quelli della colonna Traiana, si distinguono per le forme più marcate e maggiormente leggibili.

I rilievi originali della base raffiguravano, da un lato, la sottomissione dei barbari, e sugli altri lati, scene di vittorie. Tuttavia, queste sculture sono state cancellate, e un’iscrizione incisa nel 1589 attribuì erroneamente il monumento ad Antonino Pio. Questa confusione derivava dall’associazione con la colonna Antonina, di cui restano solo il piedistallo, conservato nei Musei Vaticani, e alcuni frammenti.

Galleria

Cartina ed indirizzo

Informazioni