Foto della facciata di San Spirito in Sassia

Santo Spirito in Sassia

La chiesa di Santo Spirito in Sassia è una basilica costruita nel XII secolo sul sito della Saxonum schola, fondata dal re anglosassone Ine del Wessex nell’VIII secolo quando abbandonò l’Inghilterra per rifugiarsi a Roma.
Questa istituzione accoglieva i pellegrini sassoni in visita a Roma.
Nel XII secolo fu fondata una nuova chiesa, chiamata Sassia della Schola. Nel 1475, la chiesa fu annessa all’ospedale vicino del Santo Spirito per ordine di papa Sisto IV. Il sacco di Roma del 1527 la danneggiò e la chiesa fu ricostruita da Antonio da Sangallo il Giovane. La facciata fu realizzata da Ottaviano Mascherino, su un progetto di Sangallo.

Chiesa di Santo Spirito in Sassia

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Interno e volta

La chiesa è integrata nel complesso dell’antico ospedale Arcispedale Santo Spirito in Saxia.

Panoramica esterna

La facciata è composta da due livelli, con pilastri corinzi che dividono il livello inferiore in cinque campate. Sopra la rosone si trovano gli stemmi di papa Sisto V.
Dietro la chiesa, in via dei Penitenzieri, si erge il bellissimo e massiccio campanile del XV secolo, il cui asse differisce da quello della chiesa attuale.

Opere d’arte e cappelle

La navata unica è affiancata da dieci cappelle, coperte da un soffitto a cassettoni in legno realizzato dagli scultori dei soffitti di Palazzo Farnese.

Il tema dominante degli affreschi sono le scene evangeliche legate alla guarigione del corpo e dello spirito.

Nella terza cappella, dedicata alla Divina Misericordia, si trova un’immagine di Gesù misericordioso dipinta da Moskal (1994) e la statua di santa Faustina Kowalska con il reliquiario donato da Giovanni Paolo II.
Gli affreschi del XVI secolo rappresentano i quattro evangelisti, mentre sulle colonne si trovano i quattro dottori della Chiesa: Agostino, Atanasio, Ambrogio e Giovanni Crisostomo. Gli affreschi della cupola raffigurano Abraamo con gli angeli, Tobia che restituisce la vista al padre e Eliseo guarito dalla lebbra.

Si ricordano anche altri affreschi di Livio Agresti. La Cappella Gonzaga conserva la Natività, la Pietà, la Resurrezione e scene bibliche, completate nel 1557. Nella Cappella della Trinità del 1554 si trovano Gesù che guarisce lo zoppo, Gesù che guarisce i ciechi e altre scene bibliche, e sulla volta: la Visitazione, l’Annunciazione e l’Incoronazione di Maria; nonché l’Assunzione sull’altare.

Rimasti incompiuti alla morte dell’artista nel 1579, gli affreschi della Natività e della Circoncisione di Gesù furono terminati da Giovanni Battista Lombardelli e Paris Nogari.

Informazioni

Chiesa di Santo Spirito in Sassia
Via dei Penitenzieri, 12

Orari di apertura

Dal lunedì al venerdì: 7:15 – 12:00 / 14:50 – 19:30
Domenica: 9:00 – 12:00 / 14:50 – 19:30

Fonti e link per saperne di più

Arcispedale e palazzo

Storia del luogo

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Arcispedale di Santo Spirito in Sassia

Il complesso fu fondato dai Sassoni nell’VIII secolo con la Schola Saxonum per accogliere i pellegrini diretti alla tomba di Pietro, successivamente trasformato da papa Innocenzo III per creare il primo ospedale di Roma per anziani, malati e bambini abbandonati.
L’area era occupata, in epoca romana, dagli Orti di Agrippina, vasti giardini che si estendevano dal Gianicolo alle rive del Tevere.
Il sito si è evoluto molto nel corso dei secoli, ed è attualmente composto dalle grandi Ala Sistine, dai Chiostri dei Frati, delle Monache e delle Zitelle o chiostro del Pozzo e dal Palazzo del Commendatore, aggiunto nel XVI secolo dall’architetto Giovanni Lippi.

Architettura e visita

Il palazzo circonda un cortile quadrangolare con portici, una fontana del XVII secolo e un orologio del XIX secolo a sei ore. Ospita l’antica Spezieria, dove si svolgevano ricerche farmaceutiche con erbe medicinali. Sono conservati strumenti antichi come vasi e mortai.
Con un restauro completato nel 2022, le Corsie Sistine (Ala Sistine) risalgono alla seconda metà del XV secolo, su richiesta di papa Sisto IV della Rovere. Questi due corridoi (Corsia Lancisi e Corsia Baglivi) sono lunghi 120 metri e larghi 13. Sono decorati con vasti affreschi su oltre 1200 m², della scuola umbro-laziale. Tra le due sezioni, una elegante torre-lanterna ottagonale conserva un ciborio di Andrea Palladio, l’unica opera romana dell’architetto, che lavorò principalmente in Veneto.

Sala Alessandrina e Museo di Storia dell’Arte della Salute

La Sala ospedaliera Alessandrina, costruita successivamente, è oggi utilizzata come sede del Museo di Storia dell’Arte della Salute (chiuso salvo prenotazioni con visite guidate).
Conserva diverse collezioni importanti: centinaia di ceramiche e vetri farmaceutici, arazzi, sculture e rilievi, centinaia di dipinti, disegni e stampe, oltre ad affreschi e altri oggetti. Tra i 20.000 volumi stampati conservati, ci sono circa 60 incunaboli, 374 manoscritti preziosi di epoche diverse e 2 codici pergamenacei del Liber Fraternitatis Sancti Spiritus. Vi si trovano anche due globi di Vincenzo Coronelli (un terrestre e uno celeste) e strumenti scientifici preziosi (sfere armillari in ottone, diottro, ecc.).
Nel seminterrato si trovano i resti della villa di Agrippina, moglie di Germanico e madre di Caligola, con muri in opera reticolata, pavimenti a mosaico, frammenti scolpiti e porzioni di affreschi.

Informazioni

Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia
Borgo Santo Spirito, 1-2

Condizioni di visita
Visite su prenotazione, vedere i contatti e le modalità sul sito ufficiale: cultura.gov.it o www.aslroma1.it

Fonti e link per ulteriori informazioni

Cartina ed indirizzo

Indirizzo : Via dei Penitenzieri, 12, 00193 Roma RM, Italie
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