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Statua di Santa Bibiana da Bernini (Source WikiPaintings, Licence Creative Commons)

La chiesa di Santa Bibiana, dedicata all’omonima santa, si trova nel quartiere Esquilino di Roma.

Secondo un’antica tradizione, sarebbe stata costruita nel 363 dalla matrona romana Olimpina nel luogo della casa dove sarebbe stati martirizzati sotto la persecuzione dell’imperatore Flavio Claudio Giuliano (361-363), Bibiana, sua madre Dafrosa e sua sorella Demetria.
Situata nei giardini degli Horti Liciniani, era vicina un ninfeo chiamato tempio di Minerva Medica, le cui vestigia sono ancora presenti.
Tuttavia, secondo il Liber Pontificalis, la chiesa fu costruita nel 467 sotto papa Simplicio. Papa Leone II (682-683) trasferì lì le reliquie dei martiri Simplicio, Faustino e Viatrice (martiri di Portuense) dalle catacombe di Generosa.

Fu restaurata da Papa Onorio III nel 1224, con l’erezione di un convento. All’inizio del XVII secolo, Urbano VIII ordinò la completa revisione della chiesa, in occasione del Giubileo del 1625, e il convento, non occupato, fu distrutto. I lavori furono affidati a Gian Lorenzo Bernini, all’età di 26 anni, con la ricostruzione della facciata, la costruzione di due cappelle al fondo delle navate, la chiusura delle finestre della navata e la ristrutturazione dell’abside. Bernini scolpì anche la statua della che oggi sull’altare maggiore.

Descrizione e visita

La facciata è divisa in due ordini. In basso, un portico a tre arcate è diviso da pilastri con capitelli in stile ionico. L’ordine superiore è separato dagli stessi pilastri, che incorniciano le finestre rettangolari. Questo tipo di configurazione è unica per una chiesa.

L’interno è composto da tre navate. Vicino all’ingresso c’è una colonna di marmo rosso, che la tradizione designa come quella su cui fu flagellata Bibiana.
Le antiche colonne lungo la navata provengono dalla chiesa originale del V secolo.
Lungo le pareti delle navate sono collocate diverse tombe di badesse dell’antico convento.
Una cappella si apre su ogni navata. Quella della navata sinistra fu costruita alla fine del XVII secolo da Vincenzo Pacetti, con un altare di Giacomo Verona con San Gertrude in estasi; e sulla destra, la tomba dello stesso Pacetti.
La cappella dell’ala destra fu eretta nel 1702 per la famiglia Petroni, il cui stemma si trova al centro dell’arco d’ingresso; la pala d’altare raffigura santi che venerano l’immagine della Vergine con il Bambino; sulle pareti laterali due dipinti raffiguranti diversi santi e le effigi di due re, Leopoldo I d’Austria e Carlo II di Spagna. Le opere di questa cappella sono attribuite a Girolamo Stroppa (1637-1705), discepolo di Pietro da Cortona.

Le navate laterali si terminano in due cappelle create dal Bernini, dedicate a Santa Dafrosa e Santa Demetria, che sono rappresentate in due dipinti, rispettivamente di Pietro da Cortona e Agostino Ciampelli.

Le pareti della navata centrale, dov’erano le finestre murate dal Bernini, sono interamente ricoperte di dipinti risalenti alla ricostruzione sotto Urbano VIII (XVII secolo). I dipinti sulla parete sinistra sono di Pietro da Cortona, quelli sulla destra di Agostino Ciampelli. Illustrano episodi della vita di Santa Bibiana.

La navata centrale conduce all’altare maggiore, sotto il quale fu scoperta un’antica urna romana in alabastro durante i lavori del 1624. Vi sono custodite le reliquie dei Santi Bibiana, Demetria e Dafrosa. Questi sarebbero stati trovati in un sarcofago del terzo secolo.
Sopra l’altare, in una nicchia, è collocata la scultura del Bernini (1626) di Santa Bibiana contro la colonna della tortura e che regge il palmo dei martiri.

 

Cartina ed indirizzo

Indirizzo : Via Giovanni Giolitti, 154, 00185 Roma
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Informazioni

Chiesa di Santa Bibiana
Via Giovanni Giolitti, 154 – 00185 Roma
Orari
Giorni feriali : 7.30 – 10.00 / 16.30 – 19.30
Giorni festivi : 7.30 – 12.30 / 16.30 – 19.30

Fonti e collegamenti