Chiesa di San Francesco a Ripa

Estasi di Beata Ludovica Albertoni, di Bernini (1674)

La chiesa di San Franseco d’Assisi a Ripa fu costruita intorno al 1231 al posto di un edificio appartenente a un vicino monastero benedettino, che avrebbe ospitato San Francesco in 1219. L’attuale edificio del XVII secolo è rinomato per ospitare un’estasi scolpita dal Bernini.
Alcune menzioni evocano una chiesa nell’XI secolo, dove un edificio è stato costruito vicino a Ripa Grande,, che dipendeva da un vicino ospedale.
Fu restaurata e affidata ai francescani nel 1229. È ancora la sede di una parrocchia francescana.
Dopo i lavori agli inizi del XVI secolo, fu sostanzialmente ricostruita dal 1680, con un semplice interno a croce latina diviso in tre navate e tre cappelle per lato, decorato con numerose sculture barocche.

Visita e descrizione

Nella piazza di fronte alla chiesa, una colonna ionica sormontata da una croce di ferro fu eretta nel 1847 da Pio IX.
La facciata del XVIII secolo, progettata da Mattia de Rossi, è più ampia dell’interno della chiesa.

Nell’interno, le navate sono coperte con volta a crociera e sopra la crociera sorge una semplice cupola che non è visibile dall’esterno.
L’altare maggiore barocco (1764) è in marmo policromo, con al centro una statua lignea policroma di San Francesco del XVI secolo.

La cappella Altieri è la più notevole, famosa per conservare la scultura dell’estasi della beata Ludovica Albertoni, scolpita dal Bernini nel 1674 per il cardinale Paluzzi. È una delle tre estasi create dal maestro.
Questa opera barocca che illustra il “trasporto mistico-carnale”, è posta su un bellissimo drappo in diaspro che copre la tavola dell’altare. Due finestre laterali nascoste illuminano la scultura.
La pala d’altare della cappella fu dipinta da Baciccio (intorno al 1675), è incorniciata da teste di cherubini, e rappresenta la Madonna col Bambino e Sant’Anna.

Un reliquiario del Bernini conserva una tavola con l’immagine di San Francesco che, secondo la tradizione, fu prodotta nel XIII secolo da Jacopa de Settesoli, discepola di Francesco.
Una cappella è dedicata ai santi Pietro d’Alcántara e Pasquale Baylón, con decorazioni in marmo policromo e tombe della famiglia Pallavicini, create da Nicola Michetti e Ludovico Rusconi Sassi tra il 1710 e il 1725.
La cappella Mattei conserva il monumento funebre di Laura Frangipani, con un busto scolpito da Andrea Bolgi (1637).
La chiesa conserva anche i resti di San Carlo da Sezze, che vi morì nel 1670, nella cappella dedicata.
Dal 1992 l’oratorio ospita la tomba del grande pittore Giorgio de Chirico.

Galleria

L’altare maggiore
Cappella Pallavicini Rospigliosi
La cappella Albertoni, con l’Estasi della beata Ludovica Albertoni, di Bernini

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