Castro era una città situata nella Maremma Laziale, vicino alla Toscana, che fu capitale del Ducato di Castro. Fu completamente distrutta nel 1649 per ordine di papa Innocenzo X, al termine delle guerre di Castro.
La storia del Ducato di Castro
Castro si trova su un altopiano di tufo tra due fiumi, abitato fin dalla preistoria e poi occupato da una città etrusca situata lungo il percorso che collegava Vulci, Sovana e Chiusi. Sul sito sono stati scoperti resti archeologici e necropoli. Secondo un’ipotesi basata su elementi archeologici, questa città etrusca potrebbe essere l’antica Statonia.
Nel Medioevo, la città era dotata di un forte, un castrum (da cui deriva il nome), e divenne sede vescovile nell’VIII secolo. Sebbene fosse un comune autonomo, Castro rimase comunque sotto la sovranità del Vaticano.
Nel 1527, in seguito a un colpo di stato, la città passò sotto il controllo di indipendentisti guidati da Alessandro Farnese. Papa Clemente VII ne richiese la restituzione, e un altro membro della famiglia Farnese alleato del Papa, Gian Galeazzo, saccheggiò la città.
Nel 1537, Alessandro Farnese, divenuto papa Paolo III, creò il ducato indipendente di Castro, che affidò a suo figlio Pier Luigi Farnese. La città fu profondamente trasformata sotto la direzione dell’architetto Antonio da Sangallo il Giovane, con ampie ristrutturazioni, la costruzione di nuove chiese e del Palazzo Farnese.
Le guerre di Castro e la distruzione
A partire dal 1639, i Farnese, gravemente indebitati e guidati da Odoardo Farnese, duca di Parma, entrarono in conflitto con la potente famiglia Barberini di papa Urbano VIII, che cercava di impossessarsi del ducato. Fu dichiarata guerra tra i Farnese – alleati con Venezia, i ducati di Toscana e Modena – e il papato. Questo conflitto, noto come guerre di Castro, durò dal 1639 al 1641.
Dopo anni di vicissitudini, il figlio di Odoardo, Ranuccio, rifiutò di accettare le richieste di papa Innocenzo X, in particolare riguardo alla nomina di Cristoforo Giarda come nuovo vescovo di Castro. Nel marzo 1649, mentre si recava a Castro per assumere l’incarico, Cristoforo Giarda fu assassinato vicino a Monterosi. In risposta, il Papa inviò truppe a Castro, che, incapace di resistere, si arrese. Innocenzo X ordinò quindi la distruzione totale della città, il 2 settembre 1649, fino alle fondamenta. Autorizzò anche il saccheggio e vietò ogni ricostruzione sul sito. Fu eretta una pietra con l’iscrizione «Qui fu Castro».
I resti di Castro
Le rovine di Castro, che fu una città splendida durante il Rinascimento, sono oggi protette in un sito archeologico. Sono coperte da una fitta vegetazione, ma, nonostante le distruzioni e i saccheggi, alcuni resti emergono dal verde, come le fortificazioni, la piazza principale, le chiese e altri edifici.
Tombe etrusche: la necropoli della Tomba della Biga
Ai piedi della città, percorsi come la Via Cava attraversano tombe etrusche, tra cui la necropoli della Tomba della Biga. Questa tomba è una sepoltura etrusca notevole risalente al VI secolo a.C., utilizzata per l’élite locale. È una tomba “a camera”, con un dromos a cielo aperto che conduce a un atrio e a una camera funeraria. È nota per i suoi affreschi e le sue sculture, e conservava un carro da parata in bronzo (ora al Museo Nazionale di Archeologia di Firenze), eccezionalmente ben conservato, insieme agli scheletri dei cavalli sacrificati durante la sepoltura.
Tombe a camera e resti di necropoli etrusche sono stati rinvenuti in vari punti nella valle del Fiora, a ovest della città scomparsa di Castro.
Eremi della valle del Fiora
A pochi chilometri a ovest di Castro, lungo la valle del Fiora, sempre nel comune di Ischia di Castro, furono fondati eremi nel Medioevo in grotte di tufo sulle pareti delle scogliere. Forse erano ricavati da antiche tombe etrusche.
- Ripatonna Cicognina (mappa): Questo eremo presenta affreschi probabilmente risalenti al XV secolo.
- Eremo di Poggio Conte (mappa): Conosciuto anche come Romitorio di San Colombano, questo eremo contiene affreschi medievali, alcuni risalenti al XIII secolo, oltre a sculture e bassorilievi scolpiti nella roccia. Si trova vicino a una graziosa piccola cascata.
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : 01010 Ischia di Castro, Provincia di Viterbo, LazioIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni
Antica Castro 01010 Ischia di Castro, Provincia di Viterbo |
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