Case Romane del Celio

Sulla collina del Celio, la grande chiesa di San Giovanni e Paolo, dedicata ai fratelli santi Giovanni e Paolo, sorge sopra le antiche case romane dove i due martiri furono probabilmente uccisi nel 362 d.C. Riscoperto nel 1887, questo sito è uno dei luoghi più affascinanti della Roma sotterranea. Il complesso archeologico che vi si trova racconta quattro secoli di storia, dal I al V secolo, inclusa la fase di convivenza tra paganesimo e cristianesimo.

Descrizione e storia

Ninfeo di Proserpina (fonte Wikipedia)

Oggi, l’ingresso alle case romane si trova sulla via del Clivo di Scauro, una delle più antiche strade romane che attraversava la collina del Celio. Il sito comprende una ventina di stanze sotterranee, splendidamente decorate con affreschi risalenti ai primi secoli, dal I al IV.

Originariamente, questi spazi erano officine e magazzini appartenenti a un insula, un complesso edilizio popolare a più piani, successivamente trasformato. All’inizio del II secolo, il complesso venne ristrutturato in una domus romana a due livelli, con terme private. Verso l’inizio del IV secolo, un ulteriore restyling conferì a questa casa un carattere più lussuoso. È proprio in questo periodo che la casa divenne un importante luogo di ritrovo per la comunità cristiana del quartiere, che vi venerava le tombe dei martiri Giovanni e Paolo. Una piccola stanza fu allestita con una finestra che permetteva di osservare le sepolture, e le pareti furono arricchite da un ciclo di affreschi.

Nel XIV secolo, durante la costruzione della chiesa, i piani superiori della casa furono abbattuti, mentre il piano terra fu sepolto, permettendo una conservazione straordinaria di questa parte del sito.

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