Eretta dopo il Concilio di Efeso nel 431 sotto papa Sisto III (432-440), fu la prima chiesa romana dedicata al culto della divina maternità di Maria, sanzionata durante questo concilio ecumenico.
La storia dell’edificio ha anche molte leggende, la più nota è quella del “miracolo della neve” : la notte tra il 4 e il 5 agosto 356 la Vergine sarebbe apparsa in un sogno a Papa Liberio, indicando il luogo dove costruire un chiesa. In quel posto, quella notte avrebbe miracolosamente nevicato.
La più importante chiesa romanica dedicata alla Vergine Maria sorge sulla cima del Monte Cispio (il più alto dei tre monti del colle Esquilino). Fu eretta sui resti di un edificio risalente ad Augusto.
La chiesa originale, con tre navate e un nartece, senza transetto, fu quindi fondata tra il 432 e il 440 da Sisto III.
Tra il 1145 e il 1153 Eugenio III ricostruì il nartece, riducendolo a un portico, e installò il pavimento cosmatesco.
Sotto Nicola IV (1288-1292), fu costruita un’abside, creando il transetto che era decorato con dipinti. I mosaici furono affidati a Jacopo Torriti.
Nella seconda metà del XIV secolo fu costruito il campanile. Nella seconda metà del XV secolo, il cardinale d’Estouteville, arciprete della basilica, la completò, costruendo la volta delle navate laterali e la cappella di San Michele. Alla fine del XV secolo, papa Alessandro VI Borgia fece installare il prezioso soffitto a cassettoni della navata, ancora attuale.
Nella piazza di fronte alla chiesa, la colonna della Pace proviene dalla basilica di Massenzio, è sormontata da una Vergine con Bambino (Berthelot, 1611)
Architettura
La basilica è una miscela di architetture di diverse epoche, con la navata e le sue colonne ioniche, il santuario paleocristiano del V secolo, il campanile romanico del Medioevo, i soffitti rinascimentali, le cupole barocche, ecc.
Dopo aver conservato il suo carattere medievale per molto tempo, la basilica fu considerevolmente trasformata dalla fine del XVI secolo dai Papi Sisto V e Paolo V. Furono costruite le due grandi cappelle laterali (Sisto e Paolino), nonché l’edificio a destra della facciata .
Tra il 1670 e il 1676, Carlo Rainaldi ridisegnò l’abside. L’ultima grande costruzione è la facciata dell’architetto fiorentino Ferdinando Fuga, nella prima metà del XVIII secolo, e l’edificio alla sua sinistra.
Questa facciata è sovrapposta alla più antica. Nella loggia della benedizione, accessibile da una scala sotto il portico, sono conservati i mosaici della decorazione. Questi furono realizzati da Filippo Rosuti alla fine del XIII secolo. La parte superiore rappresenta il Cristo benedicente, tra i simboli degli evangelisti, la Vergine, gli angeli e i santi. Nel registro inferiore sono rappresentati episodi della vita di Papa Liberio.
L’interno della chiesa ha in gran parte conservato il suo aspetto originale, con una grande navata separata da altre due navate laterali da antiche colonne, e terminata dall’abside preceduta dall’arco trionfale.
Le opere
Nel transetto sono visibili affreschi rotondi con figure di profeti, rivelati nel 1931, variamente attribuiti a Cavallini, Cimabue e Giotto il Giovane.
Dalla navata destra si accede al battistero progettato da Flaminio Ponzio nel 1605 e decorato da Passignano, poi dalla sagrestia e dalla cappella di San Michele, dove frammenti di affreschi sono di Piero della Francesca.
Prima della cappella delle reliquie, la grande cappella Sistina (1584-1587) fu commissionata da Papa Sisto V Peretti (1585-1590) a Domenico Fontana. Fu interamente dipinta da artisti della fine del manierismo romano sotto Cesare Nebbia e Giovanni Guerra. La cappella incorpora l’antico oratorio della Natività, accessibile tramite una scala. Le sculture sono in gran parte di Arnolfo di Cambio.
All’esterno della cappella, a terra, si trova la semplice lapide della famiglia Bernini, dove fu sepolto l’artista Gian Lorenzo Bernini.
Di fronte alla Cappella Sistina, simmetricamente nella navata sinistra, si trova la magnifica Cappella Paolina, progettata da Flaminio Ponzio sotto Paolo V Borghese (1605-1621). I suoi dipinti sono di qualità, con opere del Cavalier d’Arpino e Guido Reni.
Nella navata di sinistra, la suggestiva cappella Sforza, ellittica, fu costruita da Tiberio Calcagni e Giacomo della Porta, dal 1564 al 1573, secondo i piani di Michelangelo.
Nel seminterrato della cappella Paolina sono sepolti membri della famiglia Borghese, così come Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone I.
Dalla cappella a destra dell’altare si accede alla sagrestia, quindi a una stanza che conserva una Vergine con Bambino di Beccafumi e una Salita al Calvario di Antonio Bazzi (noto come Il Sodoma).
I mosaici e pareti, abside
Sulle pareti della navata, sopra la trabeazione, sono ancora visibili pannelli di mosaici risalenti al V secolo, un’importante testimonianza artistica dell’era del Basso Impero Romano.
Il soffitto a cassettoni risale ad Alessandro VI Borgia (1492-1503). Secondo la tradizione, fu decorato con oro della prima spedizione in America, un dono della regina Isabella di Spagna.
Le finestre della vita della Vergine risalgono alla fine del XVI secolo. L’arco trionfale è decorato con mosaici con episodi della vita di Gesù e di Sisto III. L’abside contiene un bellissimo mosaico firmato da Jacopo Torriti dalla fine del 13 ° secolo. Rappresenta l’incoronazione della Vergine tra Nicola IV, Giacomo Colonna e i Santi. Nella parte inferiore, il fiume Giordano è rappresentato con barche e cigni e, tra le finestre, scene della vita di Maria. Sotto, bassorilievi in marmo del Mino del Reame risalgono al 1474 circa.
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Indirizzo : Piazza di S. Maria Maggiore, 00100 Roma RM, ItalieIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
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Basilica di Santa Maria Maggiore Piazza di S. Maria Maggiore, 00100 Roma |
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Fonti e collegamenti per saperne di più |
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