La Basilica di San Pancrazio si trova sul colle del Gianicolo, nel quartiere Gianicolense/Monteverde a ovest del Trastevere, vicino all’antica Porta Aurelia, dove due vie romane entravano a Roma.
Questa basilica paleocristiana si trovava al centro di una vasta necropoli con catacombe.
Panoramica storica
La basilica è antica, costruita verso la fine del V secolo da papa Simmaco, sul sito dove San Pancrazio, di origine frigia, sarebbe stato martirizzato all’età di 14 anni sotto Diocleziano nel 304.
Numerosi indizi mostrano che il culto era particolarmente vivo in quel periodo.
La chiesa fu ampliata nel VII secolo sotto papa Onorio I, poi rinnovata nel corso del tempo.
Intorno al 1600, le colonne furono sostituite da pilastri.
La chiesa subì danni e saccheggi nel 1798 ad opera dei soldati napoleonici, poi altre distruzioni in occasione dei combattimenti del 1849 che si svolsero nel quartiere tra l’esercito della Repubblica francese, che sosteneva il ritorno del Papa, contro i soldati di Garibaldi e della Repubblica Romana.
Architettura e opere
San Pancrazio è ora una chiesa in gran parte barocca a seguito delle modifiche del XVII secolo, ma si sovrappone all’edificio paleocristiano. Ha inoltre mantenuto in parte l’aspetto originale dell’epoca di Onorio I, con alcune parti ancora visibili. Così, i muri paleocristiani sono visibili in vari punti esterni, vicino alla navata sinistra o all’abside.
All’interno, si può ammirare un bellissimo soffitto a cassettoni in legno del XVII secolo, con le armi dei De Torres e di papa Paolo V Borghese, oltre a opere come l’estasi di Santa Teresa di Giacopo Negreti (1618), gli affreschi sopra il presbiterio attribuiti ad Antonio Tempesta (1555-1630).
Le colonne antiche, sostituite da pilastri intorno al 1600, quando le due navate laterali furono riorganizzate, sono state riutilizzate in vari modi, nella piazza e nel cortile. Una di esse serve come cero pasquale, un’altra si trova di fronte alla chiesa di San Francesco a Ripa, ecc.
Catacombe di San Pancrazio
Una strada romana passava sotto l’attuale basilica ed era fiancheggiata da mausolei. In questa zona furono scavate catacombe nel IV secolo, che oggi si possono visitare. Erano chiamate Coemeterium Otcavillae, dal nome della matrona romana che raccolse i resti di Pancrazio abbandonati lungo la Via Aurelia e li seppellì nella vicina necropoli.
Le catacombe sono strette e in condizioni piuttosto precarie. Per questo motivo le visite sono limitate.
Si dividono in tre principali aree: una accessibile sotto il transetto, un’altra da una botola nella navata di destra e una sotto il monastero. In quest’ultima, la sala di Botrys conserva affreschi e un’iscrizione di «christianos», rara per l’epoca; la sala di San Felice è anch’essa decorata, risalente al IV secolo, con immagini di barche e pesci; e la sala di Santa Sofia presenta una nicchia a volta e quattro tombe. Nella terza area, sotto il monastero, si trova il cristogramma di Costantino I.
Galleria
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Piazza di S. Pancrazio, 5D, 00152 Roma RM, ItalieIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni
Basilica e Catacombe di San Pancrazio Piazza di S. Pancrazio, 5D, 00152 Roma |
Visite, orari (da confermare)
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Fonti e link per maggiori informazioni:
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