La basilica di San Lorenzo fuori le mura si trova Piazza San Lorenzo, nodo del traffico della città, dove passava l’antica Via Tiburtina, che porta a Tivoli.
La basilica è una delle più affascinanti del cristianesimo primitivo e una delle sette chiese di pellegrinaggio a Roma. L’attuale edificio è il risultato della fusione di due chiese, una costruita alla fine del VI secolo e l’altra all’inizio del XIII secolo, attorno alla tomba di San Lorenzo. Conserva anche le reliquie di San Stefano.
Sebbene gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, ha mantenuto gran parte del suo carattere: colonne antiche, pavimento cosmatesco splendido, e vaste catacombe.
Storia
La basilica è dedicata a San Lorenzo, diacono di origine spagnola martirizzato al tempo dell’imperatore Valeriano.
Sebbene, secondo la tradizione, sia stato arrostito vivo su una griglia (scena descritta da molti dipinti e sculture), sembrerebbe che sia stato effettivamente decapitato nel 258, quindi sepolto in questo luogo. Saint Lorenzo era particolarmente venerato, considerato uno dei santi patroni della città.
Nel IV secolo, Costantino sistemò la tomba e decise di costruire una basilica cimiteriale in suo onore nelle vicinanze (basilica maggiore). Verso la fine del VI secolo, Papa Pelagio II costruì una chiesa intorno alla tomba (basilica minore), con tre navate. La basilica costantiniana fu distrutta tra il IX e il XII secolo. Alla fine dell’XI secolo, Clemente III costruì il chiostro e fortificò il villaggio di Laurentiopolis che si sviluppò attorno alla basilica.
La basilica fu radicalmente trasformata dal 1216, da Onorio III, che demolì l’abside e vi costruì una nuova chiesa, collocando l’ingresso all’oposto della precedente. Questo spiega le particolarità architettoniche dell’edificio attuale. La sedia papale e il presbiterio furono costruiti sotto Innocenzo IV (1243-1254).
Fu l’unica chiesa gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, dai bombardamenti alleati sul quartiere. La facciata e il muro sud furono ricostruiti nel 1949.
Visita e descrizione
La facciata in mattoni con le sue tre finestre ad arco è stata completamente ricostruita dopo il bombardamento. È preceduta da un portico che risale al 1220 circa, con sei colonne ioniche medievali che portano una trabeazione decorata con un fregio elaborato. Il campanile in mattoni a destra della chiesa risale al XII secolo.
Gli affreschi che decorano il nartece risalgono al XIII secolo e furono restaurati nel XIX. Rappresentano storie di San Lorenzo, di San Stefano, e del conte Enrico.
Intorno al portale, due leoni medievali in marmo vengono dall’antico protiro, e due sarcofagi decorati con storie dell’Antico e del Nuovo Testamento sono contro la parete laterale.
L’interno della basilica ha conservato il suo aspetto del XIII secolo, senza transetto.
È caratterizzato da due edifici contigui ma poco allineati: la Basilica Pelagiana (VI secolo), sollevata e trasformata in un presbiterio, e quella di Onorio (XIII secolo), che costituisce il corpo principale dell’edificio.
Le tre navate sono separate da 22 eterogenee colonne in marmo ionico che potrebbero provenire dalla basilica costantiniana. Notiamo il pavimento cosmatesco del XIII secolo.
Sulla controfacciata, la tomba del cardinale Enrico Fieschi è formata da un sarcofago paleocristiano convertito nel XIII secolo che rappresenta una scena di matrimonio.
Si raggiunge il superbo presbiterio sollevato da due scalette. Incorpora resti della chiesa del sesto secolo. Le colonne corinzie che la circondano e i loro bellissimi capitelli sostengono un fregio dei secoli I-III e sopra una galleria con colonne più piccole.
Al centro del pavimento cosmatesco sorge il ciborio, l’opera più antica firmata da marmisti romani (1148), figli di un maestro muratore, Paolo: Giovanni, Pietro, Angelo e Sasso.
È composto da quattro colonne in porfido che sostengono un tetto a piramide.
Sotto, la cripta del IV secolo ospita le tombe di San Lorenzo e di Stefano.
Dietro, la cappella funeraria di Pio IX, fu eretta alla fine del XIX secolo riutilizzando il nartece della precedente basilica pelagiana, con colonne originali.
Dall’interno del presbiterio, è possibile vedere l’antico arco trionfale dal momento in cui l’ingresso della chiesa era di questo lato. Presenta un notevole mosaico del VI secolo, in cui Cristo, seduto su un globo, è circondato da Pietro, Paolo, Stefano, Lorenzo, Ippolito e Papa Pelagio II che offre un “modello” della chiesa.
Sul lato est, si trova la sedia episcopale (1254), decorata con mosaici e marmi policromi.
Nella parte inferiore della navata destra si trova la cappella di San Tarcisio del XIX secolo, di Vespignani, che conserva un bellissimo decollo del Battista di Giovanni Serodine (1619).
Nella navata di sinistra, una cappella dedicata a Santa Ciriaca, è in stile barocco con tombe progettate da Pietro da Cortona.
Il bellissimo chiostro risale alla fine del XII secolo. Ci si trova l’ingresso alle catacombe di Saint Ciriaco, in cui si dice che il corpo di San Lorenzo sia stato depositato dopo il suo martirio nel 258.
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Piazzale del Verano, 3, 00185 Roma RM, ItalieIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni
Basilica di San Lorenzo fuori le mura Piazzale del Verano, 3, 00185 Roma |
Orari
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Fonti e collegamenti |
Galleria
Fasciata di San Lorenzo fuori le mura
Nartece : Affreschi di San Lorenzo e di San Stefano