La Basilica dei Santi Giovanni e Paolo si trova sul colle del Celio.
È un edificio notevole del XII secolo, con il suo elegante portico e un imponente campanile romanico, eretto sulle fondamenta di una chiesa del V secolo, costruita a sua volta sulla casa dei martiri Giovanni e Paolo.
L’interno settecentesco presenta una ricca decorazione barocca.
La chiesa è oggi gestita dalla Congregazione della Passione di Gesù Cristo e conserva la tomba del suo fondatore Paolo della Croce.
La fondazione e le case romane
In questo luogo un edificio antico era utilizzato da una comunità cristiana, e la tradizione narra che fosse la residenza dei due fratelli ufficiali romani, Giovanni e Paolo, che furono martirizzati nel 362 durante le persecuzioni dell’imperatore Giuliano l’Apostata. Quest’ultimo li fece uccidere e seppellire nella loro stessa casa.
Sono state ritrovate due case romane sotto la chiesa, risalenti all’inizio del II secolo, una delle quali con terme al piano superiore, un cortile con un affresco del III secolo che raffigura Proserpina e divinità marine. L’altra casa, adiacente al Clivus Scauri, aveva vari appartamenti ai piani superiori e botteghe al piano terra. Queste case furono unite nel III secolo formando una grande domus. Affreschi cristiani e un altare rivelano la presenza di un luogo di culto.
La costruzione della basilica iniziò nel 398 su richiesta del senatore bizantino Pammachio, poiché i due fratelli martiri erano già venerati in quel luogo.
Le ricostruzioni medievali e i rifacimenti
La chiesa originale fu danneggiata dai Visigoti di Alarico durante il sacco di Roma del 410, poi da un terremoto nel 442, e nel 1084 i Normanni la saccheggiarono.
Il papa Pasquale II (1099-1118) intraprese importanti lavori di restauro, con l’aggiunta del campanile, del portico ionico in sostituzione dell’antico nartece e di un monastero adiacente. In quell’epoca i sotterranei crollarono e furono dimenticati per secoli.
Nella prima metà del XVIII secolo, l’interno fu ampiamente modificato e i resti paleocristiani furono persi, finché, intorno al 1952, per volontà del cardinale Spellman, arcivescovo di New York, si procedette a un recupero che ridusse anche l’altezza della galleria per rendere visibile il frontone paleocristiano.
Il portico medievale e il campanile romanico
Il portico risale al XII secolo, sostenuto da otto colonne con capitelli ionici. Fu rialzato nel 1216 grazie ai lavori del cardinale Cencio Savelli (che divenne poi papa Onorio III), e sovrastato da una galleria. Il portale di quell’epoca è sormontato da un’aquila ad ali spiegate e affiancato alla base da due leoni, simboli della Chiesa trionfante.
Il frontone paleocristiano presenta cinque archi separati da colonne antiche con capitelli corinzi.
Sotto il portico si conservano due delle antiche colonne provenienti dalla basilica paleocristiana. Sulla parete destra si trova lo stemma dipinto del cardinale Matteo Orsini (titolo del XIV secolo).
Alla base del campanile si notano i resti del grandioso Tempio di Claudio. Sulle sue fondamenta fu costruito nel XII secolo un convento annesso alla chiesa. Si osservano anche le basi del tempio nelle vicinanze, come nella strada antica del Clivus Scauri.
Il campanile fu eretto in due fasi: i primi due piani con i pilastri gemellati nella prima metà del XII secolo, e i cinque successivi con finestre geminate nella seconda metà del XIII secolo, quando furono anche decorati con dischi di porfido e elementi in stile moresco-bizantino.
L’interno barocco
L’interno della chiesa è diviso in tre navate, separate da sedici colonne del IV secolo affiancate da pilastri.
Vicino all’altare maggiore, circondato da una balaustra, sono conservate le reliquie dei due santi martiri in un antico bacino di porfido.
La chiesa conserva opere di artisti come Antoniazzo Romano nella sacrestia e Nicolò Cirignani.
Nel catino absidale, l’affresco del Cristo in gloria fu dipinto da Cristoforo Roncalli nel 1588. I tre pannelli rappresentano il Martirio di San Giovanni, il Martirio di San Paolo, e la Conversione di Terenziano.
La cupola si erge su un alto tamburo cilindrico con otto finestre rettangolari e una lanterna.
In fondo al viale di destra, dopo la cappella del XIX secolo di san Paolo della Croce, una piccola scalinata conduce alle Case romane del Celio, dove si possono ammirare affreschi pagani e cristiani, oltre a mosaici risalenti al III e IV secolo d.C. Le case più antiche risalgono al I secolo d.C. Un bellissimo affresco raffigura Proserpina e divinità marine.
Galleria
Vista della collina del Celio con la Chiesa di San Giovanni e Paolo
Vedute antiche nel arte
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Piazza Dei SS. Giovanni e Paolo, 00184 Roma RM, ItalieIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni
Basilica dei santi Giovanni e Paolo al Celio Piazza dei Santi Giovanni e Paolo, 13, 00184 Roma (Rione Celio) |
Orario Ogni giorno dalle 8:30 alle 12:45 e dalle 14 alle 17 (indicativo, da confermare) |
Fonti e collegamenti |
Colle Celio
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