Questa porta fu costruita sotto l’imperatore Claudio nell’anno 52 della nostra era per consentire all’acquedotto Claudio di attraversare le via Prenestina e Labicana (oggi via Casilina). Quindi in origine era più un arco che una porta.
Quando fu inaugurata, fu chiamata ad Spem Veterem, a causa della vicina presenza di un antichissimo tempio dedicato alla dea Speranza (consacrato nel 477 a.C.)
I due fornici superiori della porta corrispondono ai canali degli acquedotti Anio Novus (il più alto) e Aqua Claudia.
Sono ancora visibili le iscrizioni degli imperatori Claudio, Vespasiano e Tito, che lo restaurarono nel 71 e nel 81.
Più tardi, verso il 271, divenne veramente una porta essendo incorporato nelle Mura Aureliane. Fu fortificata al tempo di Onorio, rinforzato da una cortina di pietra, con un bastione e delle tori quadrate. Un’iscrizione risale a questo periodo (402).
Nel 1838, Papa Gregorio XVI la fece restaurare, distruggendo la fortificazione di Onorio. Durante questa demolizione, apparvero la tomba repubblicana del fornaio Eurisace e di sua moglie Atinia.
Nelle vicinanze furono rinvenute molte antiche vestigia, come tombe, e in particolare una bellissima basilica sotterranea.
Ricostituzione della Porta Maggiore, Museo della Civiltà Romana
Tomba repubblicana del fornaio Eurisace e di sua moglie Atinia
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Piazza di Porta Maggiore, 00182 Roma RM, ItalieIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.