Fontana dell’Acqua Felice

Fontana del Mosè

La Fontana dell’Acqua Felice, o Fontana del Mosè, fu costruita nel 1587 su progetto di Domenico Fontana, sotto il pontificato di Sisto V Peretti. Quest’ultimo intraprese numerosi lavori a Roma alla fine del XVI secolo, comprese le infrastrutture idrauliche, affidandone una buona parte a Fontana.
La fontana si trova al capolinea dell’acquedotto Acqua Felice, costruito da Sisto V utilizzando in parte l’antico acquedotto  Alessandrino, per rifornire le colline del Quirinale e dell’Esquilino.
Nella nicchia centrale, la grande statua di Mosè è opera di Leonardo Sormani e Prospero Antichi. Mosè indica le acque miracolose che emergono dalla roccia. Non è mai stato apprezzato dalla critica. Una leggenda errata diceva che Prospero Antichi si suicidò a causa della bruttezza della statua. A causa del suo aspetto tozzo, i romani lo chiamarono a lungo il “Mosè ridicolo”.
Nelle nicchie ai lati, i rilievi rappresentano scene bibliche, di Flaminio Vacca a destra con Gedeone sceglie i soldati osservando il loro modo di bere, e di Giovanni Battista della Porta a sinistra con l’Aronne guida il popolo ebreo all’acqua scaturita dal deserto.
Sull’attico, particolarmente alto, è incisa la lunga epigrafia, sormontata da uno stemma papale.

« Papa Sisto V piceno, dall’agro Colonna sulla sinistra della via Prenestina, raccolse l’acqua da molte sorgenti dal ventesimo al ventunesimo miglio, per un condotto sinuoso e lo chiamò Felice dal nome avuto prima di divenire pontefice. »

I quattro leoni in stile egiziano che incorniciano i bacini, la cui acqua scorre attraverso la bocca, sono copie di originali conservati nei musei vaticani.

Galleria

Mosè indica le acque miracolose
Aronne guida il popolo ebreo all’acqua scaturita dal deserto

Cartina ed indirizzo

Informazioni