Chiesa Nuova

Facciata

La Chiesa Nuova, detta anche Santa Maria in Vallicella, fu costruita nel XVI secolo, sulla base dell’ispirazione di Filippo Neri, una figura importante nella controriforma, fondatore dell’Ordine degli Oratoriani, Confraternita dei Pellegrini e dei Convalescenti per aiutare i pellegrini bisognosi che venivano a Roma.
In riconoscimento del suo lavoro, Gregorio XIII donò la chiesa di Santa Maria in Vallicella, già documentata dal XII secolo, a Filippo Neri.

La ricostruzione della chiesa, chiamata dopo Chiesa Nuova, iniziò nel 1575 da Pietro Bartolini di Città di Castello. Continuò nel 1583 con Martino Longhi il Vecchio. La chiesa fu consacrata nel 1599 e la facciata progettata dalla chiesa Gesù, fu completata all’inizio del XVII secolo. Presenta due ordini segnati da lesene corinzie. Ai lati sono presenti due nicchie con le statue di San Girolamo e San Gregorio Magno.

L’interno, a tre navate e con soffitto a volta, presenta una grande sala centrale affiancata da cappelle comunicanti. Gli affreschi di Pietro di Cortona (1664) decorano la navata principale, il soffitto, la cupola e l’abside, con la Madonna e san Filippo Neri nella volta, l’Assunta tra Angeli e Santi nell’abside, il Trionfo della Trinità sulla cupola.

L’altare è decorato con il capolavoro di Rubens, la Madonna Vallicelliana o Angeli in Venerazione della Madonna (1608). Altri due dipinti di Rubens rappresentano San Gregorio Magno, Papia e San Maurizio e Santa Flavia Domitilla, San Nereo e San Achilleo (1608). È l’unica chiesa di Roma che ha conservato dipinti del maestro.
Una  cappella dedicata a San Filippo Neri si trova a sinistra del presbiterio, ricca di marmi preziosi, pietre preziose e madreperla.
La sagrestia, costruita nel 1629, conserva opere di Pietro da Cortona, Alessandro Algardi, Guido Reni, e Guercino.

Palazzo e Oratorio dei Filippini

L’oratorio a sinistra della chiesa e l’adiacente Palazzo dei Filippini furono progettati da Francesco Borromini.
Solo una piccola parte dell’edificio è occupata dai fratelli della congregazione dei filippini, la parte principale ora ospita biblioteche e società di conoscenza, tra cui la Biblioteca Vallicelliana, specializzata nella storia di Roma e che conserva 84.000 volumi e archivi comunali .

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