Basilica di San Crisogono

Altare maggiore

La vasta Basilica di San Crisogono si trova in Viale Trastevere. La serenità del suo interno si fa sentire ancora di più quando ci si entra dalla strada molto frequentata e rumorosa.

Dedicata a San Crisogono di Aquileia, risale al IV secolo d.C. ed è una delle chiese più antiche di Roma.
Il primo edificio fu costruito sotto papa Silvestro I (314-335). Fu ricostruita nel XII secolo, poi di nuovo nel 1626 da Giovanni Battista Soria sotto il cardinale Scipione Caffarelli-Borghese il cui nome si trova sulla facciata e sugli emblemi (aquila e drago alato) un po’ ovunque.
Sotto l’attuale chiesa si trovano i resti dell’edificio originale.
La basilica era la chiesa nazionale della Corsica, dove vi furono sepolti numerosi corsici al servizio del papa.

Descrizione

Facciata e campanile

La sua facciata barocca risale alla ricostruzione del 1626, è preceduta da un portico la cui apertura ha quattro colonne toscane che sostengono una cornice. La parte superiore della facciata si termina in un frontone triangolare sorretto da quattro pilastri ionici. Il campanile romanico risale al 1123.

L’interno è una croce latina a tre navate separate da due file di lisce colonne ioniche. Risale alla ricostruzione del diciassettesimo secolo, anche se molti elementi risalgono a chiese precedenti. Le ventidue colonne furono recuperate da antichi edifici. Furono sormontati da una tenda ionica nel XVII secolo. Il pavimento cosmatesco del XII secolo è uno dei più belli della città. L’altare maggiore risale al 1127.
Due grandi colonne di porfido sostengono l’arco trionfale.

La cappella del Santissimo Sacramento, a destra dell’abside, è opera del Bernini (XVII secolo). Il ciborio dell’altare maggiore, sostenuto da quattro colonne di alabastro, è opera di Giovan Battista Soria.
Il soffitto a cassettoni in legno, in stile barocco, contiene una copia di un dipinto del Guercino, la Gloria di San Crisogone.

Interno, pavimento

A sinistra dell’ingresso si trova il monumento al cardinale Giovanni Jacopo Millo, creato da Carlo Marchionni e Pietro Bracci.
Tra le altre opere, la chiesa ospita tre arcangeli di Giovanni da San Giovanni, una Crocifissione di Paolo Guidotti, una Trinità e angeli di Giacinto Gimignani e un Angelo custode di Ludovico Gimignani.

Vestigi dell’antica chiesa

I resti della chiesa paleocristiana del periodo di Costantino sono accessibili dalla sagrestia. Fu costruita sopra case risalenti alla fine della Repubblica Romana. L’abside, alla fine della navata unica, ospitava le reliquie di San Crisogono di Aquileia. Abbiamo trovato affreschi dell’VIII e dell’XI secolo, tra cui Papa Silvestro che cattura il drago, San Pantaleo che guarisce un cieco, San Benedetto che cura il lebbroso e il Salvataggio di Santo Placido.

Vedute antiche nel arte

Cartina ed indirizzo

Informazioni

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