Sul Colle Campidoglio, la chiesa di Santa Maria in Aracoeli fu costruita principalmente nel XII secolo sul sito dell’antico tempio di Giunone Moneta. La leggenda narra che qui la Sibilla di Tibur predisse l’avvento di Cristo all’imperatore Augusto, con queste parole “Haec est ara filii Dei”, da cui il suo nome di Ara Coeli.
Un santuario sarebbe stato presente nel IV secolo, sulle fondazioni del tempio. È più certo che esistesse una chiesa bizantina nel VI secolo, che divenne un’abbazia benedettina intorno all’anno 1000.
Nel 1250 Innocenzo IV la affidò ai Frati Minori (Francescani), che sono ancora lì. Hanno iniziato una ricostruzione in stile gotico romanico. Noteremo la sua facciata in mattoni spogli, probabilmente mai finita.
Serviva come luogo di riunione del consiglio comunale nel Medioevo.
Una bella scala del XIV secolo con 124 gradini in marmo bianco conduce alla chiesa. Fu realizzato dopo la pestilenza del 1348, inaugurata da Cola di Rienzo, tribuna durante un periodo della Repubblica di Roma. Fu giustiziato qui, vicino alla statua che commemora la sua memoria.
La facciata incompiuta era precedentemente decorata con mosaici e affreschi. Solo il mosaico del timpano rimane sopra la porta. La finestra gotica è l’unico elemento di questo stile della chiesa.
C’è ancora il vecchio ingresso alla chiesa, prima del 13 ° secolo, che si affaccia sul Campidoglio.
Visita dell’interno
L’interno a tre navate risale principalmente al XIII secolo con molti abbellimenti del XVI. Conserva in particolare un affresco del Pinturicchio sulla vita di San Bernardino da Siena (1485).
Le 22 colonne eterogenee antiche che separano le navate provengono dal Foro e dal Palatino.
La pavimentazione è notevole, in intarsio cosmatesco, prodotta dai Cosma nel XIII secolo (una corporazione di marmisti che praticava una tecnica particolare, consistente nell’intarsiare piccoli pezzi geometrici di marmo colorato).
Il soffitto a cassettoni, opera del francese Flaminio Boulanger, è stato offerto da Marcantonio Colonna. Evoca la vittoria navale di Venezia sui turchi a Lepanto nel 1571, essendo decorato con simboli di battaglie navali.
Nella cappella Bufalini, la prima a destra, il ciclo di affreschi del Pinturicchio prodotto nel 1485 illustra la vita di San Bernardino da Siena (1380-1444).
Bufalini commissionò questa cappella per celebrare la pace tra la sua famiglia e i Baglioni di Perugia. Mantiene anche un bellissimo pavimento cosmico.
In una cappella, si nota la copia di una famosa statua lignea del Santissimo Bambino che è stata rubata nel 1994 e che si dice sia stata scolpita dal legno di un ulivo del giardino di Getsemani a Gerusalemme.
L’altare maggiore ospita un’icona bizantina della Madonna del X – XI secolo.
Citiamo altre notevoli opere tra i tanti tesori conservati nella chiesa, come una Trasfigurazione dipinta su legno da Girolamo Siciolante da Sermoneta.
Vicino all’ingresso, la lapide di Giovanni Crivelli fu scolpita da Donatello nel 1433, e sulla contro-facciata c’è il monumento funerario del cardinale Ludovico d’Albret, opera di Andrea Bregno del 1465.
In una cappella nella navata destra è conservata la tomba di Cecchino Bracci, progettata dal suo amico Michelangelo.
Nel transetto, una Madonna e un monumento funebre sono di Arnolfo di Cambio.
Le reliquie di Sant’Elena, la madre di Costantino, sono conservate nel piccolo tempio del transetto.
La chiesa conserva anche le tombe di Papa Onorio IV (XIII secolo) e della Regina Caterina di Bosnia (XV secolo).
Contro una colonna, un altare con la Vergine e il Bambino è designato come la Madonna del Rifugio (dalla scuola di Viterbo del XV secolo).
Dietro le ultime colonne della navata, due splendidi pergami cosmatici del XIII secolo sono attribuiti a Cosmati Lorenzo di Cosma e suo figlio Jacopo.
Giovanni di Cosma fece la tomba del cardinale Acquasparta, nel transetto.
Altre opere notevoli sono state prodotte da Pietro Cavallini (affresco della Madonna col Bambino tra i santi), Benozzo Gozzoli, Giulio Romano e molti altri.
Galleria
La facciata di Santa Maria in Aracoeli di mattoni spogli e la sua scala in marmo costruita nel 1348 per segnare la fine della peste.
L’interno del XVIe
Affreschi del Pinturicchio sulla vita di San Bernardino da Siena (XVIe), nella cappella Bufalini
Vedute antiche nel arte
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Scala dell'Arce Capitolina, 12, 00186 Roma RM, ItalieIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni
Basilica di Santa Maria in Aracoeli Scala dell’Arce Capitolina, 14 |
Orari usuali
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Sorge e collegamenti
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