Villa Lante: Un gioiello del XVI secolo a Roma
Situata vicino alla sommità del Gianicolo, la Villa Lante al Gianicolo è una delle ville del XVI secolo meglio conservate di Roma. È una testimonianza straordinaria del lavoro della scuola di Raffaello e dell’età d’oro dei papi Medici. Costruita tra il 1518 e il 1525, rappresenta l’eleganza architettonica del Rinascimento.
Oggi ospita l’Istituto Finlandese di Roma.
Origini della villa
Commissionata da Baldassare Turini, un ricco mecenate di origine toscana e vicino ai Medici, la villa era destinata a essere una residenza estiva e un luogo di incontro. Turini, che occupava posizioni prestigiose presso i papi Leone X e Clemente VII, cercava un rifugio estivo dove l’aria fosse più respirabile rispetto al centro della città. La villa fu eretta sui resti di un’antica villa romana, forse quella del poeta Marziale.
L’architetto principale della villa sarebbe Giulio Romano, il discepolo preferito di Raffaello. Le decorazioni furono realizzate da artisti di rilievo come Giovanni da Udine, Polidoro da Caravaggio, Vincenzo Tamagni e Maturino.
La villa si distingue per la sua armonia tra architettura, pittura e scultura, completata originariamente da un giardino quadrangolare disposto nella parte anteriore.
Un graffito inciso nel salone, «A di 6 de maggio 1527 fo la presa di Roma», ricorda il sacco di Roma da parte dei mercenari Lanzichenecchi il 6 maggio 1527, un evento significativo nella storia della città.
Trasformazioni e proprietari successivi
Dopo la morte di Turini nel 1543, i suoi eredi affittarono la villa al cardinale Georges d’Armagnac, ambasciatore di Francia, prima di venderla nel 1551 alla famiglia Lante di origine toscana. Questa famiglia ampliò la proprietà incorporando terreni vicini ed estendendo il giardino sulle pendici della collina fino al convento di Sant’Onofrio.
Oggi la villa è separata dai suoi giardini originali.
Nel 1817, la villa fu venduta al principe Camillo Borghese, poi acquisita da Maddalena Sofia Barat, fondatrice della Congregazione delle Suore del Sacro Cuore di Gesù, che fece costruire la chiesa del Sacro Cuore ai piedi della collina. Alcuni affreschi del salone furono successivamente rimossi.
A partire dal 1880, la villa fu affittata all’archeologo tedesco Wolfgang Helbig e a sua moglie, la principessa russa Nadine Schahawskoy. Proprietari nel 1909, restaurarono la villa e vi organizzarono un salotto letterario e artistico frequentato da figure come Carducci, D’Annunzio, Tolstoj e Wagner. Nel 1950, la Finlandia acquisì la villa per ospitare la propria ambasciata presso la Santa Sede e l’Istituto Finlandese di Ricerche Archeologiche Romane.
Descrizione architettonica e visita
La Villa Lante presenta una facciata rinascimentale elegante, divisa in tre livelli distinti: un piano terra toscano, un primo piano ionico e un attico decorato con pannelli ornamentali. Il portale principale, incorniciato da semicolonne in peperino, è affiancato da finestre decorate con pilastri dorici. Al primo piano, pilastri ionici in stucco incorniciano tre finestre con balconi, collegate da un architrave sormontato da un mezzanino con finestre quadrate.
L’interno si distingue per una grande sala di ricevimento, un vestibolo e una splendida loggia che si affaccia sulla città sul lato est. Questa loggia, ornata da stucchi raffinati attribuiti a Giovanni da Udine (1531). Il vestibolo è decorato con un Trionfo di Roma di Valentin de Boulogne (1628), un pittore caravaggesco francese, e le porte sono sormontate da altorilievi scolpiti da Antonio Canova.
Due sale sono decorate con affreschi di Vincenzo Tamagni (1525-1527), ispirati a un progetto di Giulio Romano, e con copie di famosi ritratti di Raffaello, come La Fornarina e La Donna Velata.
La volta del salone presenta compartimenti decorati con busti in terracotta, ovali dipinti con gli stemmi di Turini e di Clemente VII, e, al centro, lo stemma di papa Paolo V Borghese. Un tempo comprendeva 32 piccoli affreschi raffiguranti amorini, divinità e racconti legati al Gianicolo, tra cui La Scoperta dei sarcofagi di Numa Pompilio di Polidoro da Caravaggio. Considerati inappropriati dall’ordine religioso del Sacro Cuore che acquistò la villa nel 1837, questi affreschi furono rimossi e successivamente trasferiti a Palazzo Zuccari dopo essere stati acquistati da Henriette Hertz nel 1891.
Nel XIX secolo, la scala doppia sostituì la scala originale.
Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Passeggiata del Gianicolo, 10, 00165 RomaIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Informazioni
Villa Lante al Gianicolo Passeggiata del Gianicolo, 10, 00165 Roma |
Visite
|
Fonti e link per approfondimenti
|