Vulci, un tempo una delle principali città-stato etrusche, fu colonizzata dai Romani nel IV secolo a.C. Oggi, i resti di questa antica città si estendono su un altopiano di circa 120 ettari, attraversato dal fiume Fiora.
Il Parco Archeologico di Vulci
Il vasto parco archeologico unisce natura e storia, con i resti della città antica, il fiume e un piccolo lago.
Comprende inoltre diverse necropoli situate a pochi chilometri di distanza, il Ponte del Diavolo risalente al III secolo a.C., e il Castello della Badia (XII secolo), che ospita il Museo Nazionale Etrusco. Questo sito rappresenta uno dei complessi archeologici più significativi del Lazio, con testimonianze etrusche, romane e medievali.
Un paesaggio tra storia e natura
Il paesaggio circostante si sviluppa attorno a una gola scavata dal fiume Fiora. La vegetazione è ricca e ospita una fauna selvatica, mentre nelle praterie pascolano le tipiche belle mucche della regione e i cavalli maremmani.
Quindi, il parco di Vulci offre un’immersione che combina un ambiente naturale suggestivo con la storia antica, rivelata dai resti della città etrusco-romana e delle sue mura, dalle tombe etrusche e dai reperti esposti nel Museo Nazionale di Archeologia.
Diversi sentieri segnalati permettono di esplorare il sito, con percorsi che variano da 1,5 km a 3 km, tutti passando per il piccolo Laghetto del Pellicone.
Sono disponibili anche visite guidate e, in primavera, varie attività culturali e sportive arricchiscono l’esperienza.
Un percorso del parco di 3 km
Dall’ingresso del parco, un sentiero conduce al pianoro centrale, che costituiva il cuore dell’antica città etrusca e romana. Si accede attraverso la Porta Ovest, seguendo il lastricato romano, fino a raggiungere il Grande Tempio e gli edifici in mattoni circostanti.
Il percorso prosegue verso la Domus del Criptoportico, una casa romana di cui è visibile il piano sotterraneo, e conduce successivamente al Mitreo. Tornando sul decumano, l’asse est-ovest, si arriva ai resti della Cappella di Ercole, prima di uscire dalla città attraverso la Porta Orientale.
Davanti a questa porta si trovano i resti di un bacino sacro.
La via scende poi nella valle del Fiora, dove si possono osservare i resti dell’Emporium, con mura di sostegno, tracce di ponti e forni utilizzati per la cottura della ceramica. Il sentiero prosegue nella valle, raggiunge il Laghetto Pellicone e ritorna infine verso l’ingresso del parco.
Necropoli di Vulci e dintorni
A Ponte Rotto, sull’altra riva del Fiora e al di fuori del parco, si trova la necropoli etrusca orientale. Vi si trovano tre tombe di grande importanza: il monumentale Tumulo della Cuccumella, la celebre Tomba François, decorata con affreschi e datata intorno al 330 a.C., e la Tomba delle Iscrizioni, che presenta 17 iscrizioni etrusche e 6 romane.
Questi siti sono accessibili solo su prenotazione, con visite guidate da prenotare almeno 48 ore prima (chiamando al (0039) 0766.870179 – 0766.89298). In primavera, il Parco organizza delle visite, consultare il calendario sul sito ufficiale.
Altre tombe, come la Tomba dei Tori, la Tomba dei Due Ingressi e la Tomba dei Sarcofagi, si trovano anch’esse nella zona. Nella necropoli di Osteria, è recentemente aperta al pubblico la maestosa Tomba dello Sfinge.
Altre necropoli sono sparse nei comuni limitrofi di Poggio Maremma, Cavalupo, Polledrara, Campo Maggio e Camposcala
Informazione
Parco Archeologico Naturalistico di Vulci Località Vulci, 01014 Montalto di Castro VT |
Orari e visita
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Collegamenti
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Cartina ed indirizzo
Indirizzo : Località Vulci, 01014 Montalto di Castro VT, ItalieIf you see this after your page is loaded completely, leafletJS files are missing.
Visita e fotografie di Vulci
Castello della Badia e ponte
Il castello e il ponte medioevale, esso ultimo è di origine etrusca
Parco archeologico della città
Resti di Vulci etrusca e strade
Vestigi di una casa, tra cui un mitreo
Mura etrusche, porta nord et porta ovest
Vel Saties, tomba François, copia nel Museo della Civiltà Romana in Roma